Il tifo per la squadra del cuore deve essere un’ altra ocassone per l’educazione di un figlio ad un senso “sportivo” della vita
Il tifo per la squadra del cuore deve essere un altro contributo per l’educazione di un figlio ad un senso “sportivo” della vita
Lettera ad un figlio interista. Di Angelo Polito
Caro Jo, vorrei dirti che è il grande giorno ma la mamma non vuole , dice che ti trasmetto tensione e quindi farò finta che sia una giornata come tutte.
Ma tu in cuor tuo lo sai che non è così.
Per arrivar fin qui abbiam sofferto, gioito, esultato; abbiamo perso ore di sonno e saltata qualche cena.
Io ti vedevo che nei momenti difficili guardavi me per cercare coraggio ed io te lo davo, “vinciamo papà, vinciamo” .Sai quanti psicodrammi sportivi ha vissuto papà? Una vagonata!!
Li sul divano sembrava che tu fossi a tuo agio con papi ma la verità era il contrario…ero io che avevo di fianco qualcuno a cui non dovevo spiegare nulla su quei momenti “interisti” così difficili da capire per gli altri e così naturali per noi! Si perché l’Interismo non si può spiegare, io non ho mai trovato le parole, l’Interismo ti prende da bambino e ti accompagna non solo nel calcio ma sopratutto nella palestra della vita. Vorrei prepararti a tutto, perché un bambino come te concepisce solo la vittoria, ma oltre a dirti che può andare male che posso fare…ed allora vada come vada noi abbiamo già vinto papi perché condividere una passione sana, genuina, sportiva, è per me già una vittoria.Buona partita amore mio ed in bocca a lupo a noi!