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Un malfattore contatta un’anziana spacciandosi per un nipote con urgente bisogno di denaro

E’ accaduto nei giorni scorsi a Mesagne. Il canovaccio è il solito. Il truffatore contatta telefonicamente una pensionata, fingendosi il nipote. Purtroppo è talmente convincente da ingannare la malcapitata. Il finto nipote (nel racconto fantasioso propinato alla vittima) dice di avere urgente bisogno di denaro per pagare delle bollette ed evitare che gli stacchino la luce.

La donna, in preda alla preoccupazione, chiede al marito di andare a prelevare la somma necessaria. L’uomo si reca presso l’ufficio postate. Fortunatamente viene servito da un impiegato che si insospettisce e contatta il locale commissariato di polizia. A stretto giro viene contattata anche la figlia della coppia, che va a casa dei genitori. I poliziotti si appostano nei pressi dell’abitazione, ma i truffatori, resisi conto di essere stati individuati, si dileguano.

Raggiri di questo tipo sono all’ordine del giorno. I bersagli prediletti sono anziani che vivono da soli in casa e utilizzano ancora un telefono fisso. I delinquenti scelgono infatti le vittime dopo appostamenti che possono durare anche giorni e le contattano telefonicamente. In alcuni casi si fingono nipoti. In altri avvocati. Grazie a storie inventate di sana pianta, fanno sprofondare l’interlocutore nel panico, fino a spillargli somme di denaro cospicue. Solitamente, mentre la vittima viene trattenuta a telefono, un complice (finto avvocato o finto amico del nipote) passa da casa per prelevare la somma.

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