San Pietro in Bevagna , il ponte all’inizio del fiume Chidro sarà abbattuto e ristruttata tutta l’area adiacente e non

San Pietro in Bevagna , il ponte all’inizio del fiume Chidro sarà abbattuto e ristruttata tutta l’area adiacente e non

Fonte: La Gazzetta del Mezzogiorno
All’inizio del prossimo anno il ponte sul fiume Chidro sarà abbattuto. È il direttore delle Riserva naturale regionale orientata del Litorale tarantino orientale Alessandro Mariggiò, in occasione della giornata di chiusura della Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico (Bmta) di Paestum, ad annunciare alla «Gazzetta» la fine dell’iter per ri-naturalizzare il fiume Chidro: «Alla fine del mese di novembre pubblicheremo la gara per la riqualificazione completa del fiume Chidro. Abbiamo avuto 1 milione e 300 mila euro da parte della Regione e abbiamo chiuso l’iter istruttorio per abbattere quel manufatto costruito quarant’anni fa con la Cassa del Mezzogiorno (Consorzio di bonifica Arneo, ndr). A inizio anno daremo avvio ai lavori e quindi alla bonifica completa di quell’area per ridonare tutta la zona alla natura».
Il progetto finanziato con fondi Por 2014-2020 prevede la valorizzazione della parte storica, le famose vasche del Re, e la parte naturalistica, con una sua completa riqualificazione. Inoltre al posto dell’ecomostro sarà costruito un nuovo centro visite-logistico operativo dell’area protetta concepito dai tecnici del Comune di Manduria con un progetto a basso impatto ambientale: tetto verde, pannelli fotovoltaici e realizzazione del centro in una ex vasca di accumulo dell’Arneo, tutto per non consumare ulteriore suolo.
Come opere accessorie è prevista anche la bonifica dei canali collegati al Chidro. Per quanta riguarda l’accoglienza dei visitatori, il centro allo scopo di destagionalizzare sarà aperto tutto l’anno e le associazioni locali potranno organizzare le visite guidate sia in bici che in canoa, per esplorare il fiume lungo i suoi argini e dentro il suo letto. Per sensibilizzare i più piccoli verranno organizzati anche laboratori didattici con l’uso di tecnologie multimediali per divulgare la flora e la fauna presente nella Riserva naturale.