cade per strada ed il comune viene condannato a 50.000 euro
Donna cadde per strada , Comune condannato a risarcire circa 50mila euro
Una caduta risalente a fine 2012 costerà al Comune di Brindisi qualcosa come circa 50mila euro. È quanto deciso dal Tribunale , giudice Maurizio Rubino, che ha accolto una domanda risarcitoria presentata a suo tempo dalla signora C.P. per il tramite dei suoi legali Dante “Dany” Gemma e Luca Raho. Il Tribunale ha riconosciuto la piena responsabilità dell’ente e di conseguenza l’obbligo risarcitorio.
L’incidente risale a oltre un decennio fa, precisamente al 25 ottobre 2012, quando la donna, mentre percorreva piazza Curtatone, a Brindisi, cadde a causa di una non corretta manutenzione del manto stradale o pavimentale, riportando lesioni fisiche. L’azione legale, un’azione di risarcimento danni da responsabilità extracontrattuale, iscritta a ruolo nel 2017, è stata portata avanti con determinazione e una discreta dose di pazienza dai legali della signora.
La tesi difensiva, accolta dal Tribunale, si è basata sul principio di diritto che vede l’Amministrazione comunale come custode del proprio demanio e del proprio patrimonio fisico. In tale veste, l’ente ha l’obbligo ineludibile di vigilare e mantenere in sicurezza le strade, le piazze e tutte le aree aperte al pubblico transito, al fine di prevenire ed eliminare potenziali insidie e trabocchetti. Il giudice Rubino, all’esito di un’istruttoria completa che ha incluso anche una consulenza tecnica d’ufficio (Ctu) per l’accertamento e la quantificazione delle lesioni, ha riconosciuto il nesso causale tra la negligenza nella custodia e il danno subito dall’attrice.
Per effetto di tale accoglimento, la sentenza ha condannato il Comune di Brindisi al pagamento di una somma complessiva di 35.913,15 euro a titolo di risarcimento. A tale importo si aggiungeranno la rivalutazione monetaria calcolata secondo gli indici e le decorrenze specificate in motivazione, oltre agli interessi legali, che renderanno l’onere finanziario per l’ente ancora più significativo. Infatti, la cifra si aggirerà finale dovrebbe aggirarsi intorno a circa 50mila euro, senza contare le spese accessorie. La sconfitta processuale, infatti, ha comportato per l’Amministrazione comunale in carica – del tutto estranea a quella caduta, a quel giudizio ma obbligata a resistere nell’interesse dei conti pubblici – anche il carico delle spese di lite.
Il Tribunale ha quindi condannato il Comune a pagare le spese legali. Tali somme, maggiorate degli accessori di legge, saranno distratte direttamente in favore degli avvocati Gemma e Raho, i quali si sono dichiarati antistatari (cioè, hanno anticipato i costi processuali e il loro stesso onorario). Inoltre, le spese occorse per la consulenza tecnica d’ufficio, liquidate nel corso della causa, saranno poste definitivamente a carico del Comune di Brindisi, che dovrà quindi sostenere l’intero onere del contenzioso.
La sentenza, motivata con una concisa ma precisa esposizione delle ragioni di fatto e di diritto, costituisce un monito per la pubblica amministrazione sull’importanza della manutenzione e della sicurezza del territorio urbano. In fondo, sarebbe stato sufficiente manutenere il basolato di quella piazza per non incorrere in problemi. Invece, quella donna, non solo cadde ma riportò serie conseguenze fisiche da cui si è – negli anni – fortunatamente ripresa.
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