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A Corigliano in provincia di Lecce, forse per riscuotere la pensione un uomo di 56 anni avrebbe nascosto per un anno la morte del padre di 83 anni – pare per riscuotere la pensione – e di aver tenuto il cadavere in casa nascosto sotto le coperte.

A Corigliano in provincia di Lecce, forse per riscuotere la pensione un uomo di 56 anni avrebbe nascosto per un anno la morte del padre di 83 anni – pare per riscuotere la pensione – e di aver tenuto il cadavere in casa nascosto sotto le coperte.

Fonte: Corriere Salentino

Da oltre un anno e tre mesi non si vedeva più in giro. Come se avesse abbandonato la propria abitazione per trasferirsi altrove. Antonio Caracciolo, 83 anni, di Corigliano d’Otranto, in realtà, non si era mai spostato dalla sua abitazione di via San Leonardo, al civico 42. Da tempo i vigili urbani lo cercavano per notificargli un’ordinanza a seguito della caduta di alcuni calcinacci dalla facciata della sua casa. In più circostanze l’amministrazione comunale aveva cercato, inviando il messo, più e più volte il proprietario dell’abitazione. “Si è trasferito in Svizzera” aveva riferito in diverse occasioni ai vigili il figlio ora indagato per occultamento di cadavere.

Questa mattina, infatti, Roberto Caracciolo, di 56 anni, è stato prelevato dai carabinieri della Compagnia di Maglie insieme ai colleghi della locale stazione dalla sua abitazione con un decreto di perquisizione e di sequestro a firma del pm Luigi Mastroniani. Accompagnato dai militari e dal suo avvocato Fabrizio Ruggeri, si è spostato di qualche centinaio di metri raggiungendo l’abitazione paterna dove l’anziano viveva da solo dopo la morte della moglie. “L’aria era irrespirabile – racconta un testimone – l’abitazione assomigliava più ad un garage. Era persino difficile accedere per la puzza. La casa riversava in uno stato di totale abbandono”.

Effettivamente all’interno i carabinieri hanno trovato il cadavere dell’anziano in evidente stato di putrefazione. Il corpo era adagiato su una brandina avvolto da una coperta. Attorno dei ventilatori accesi. Alla vista del corpo del padre, il figlio ha immediatamente si è trincerato nel silenzio avvaldendosi della facoltà di non rispondere una volta accompagnato in caserma. E non intende collaborare. Per ora è indagato a piede libero. Il suo telefonino come quello de padre è finito sotto sequestro.

Il sospetto è che il figlio possa aver continuato a riscuotere la pensione del padre anche dopo la sua morte presso la sede delle Poste nel vicino comune di Melpignano.

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