Assolta con formula piena la presidente di una nota azienda agricola, alcuni dei cui fondi si estendono per circa 40 ettari fra le campagne di Erchie e di Torre Santa Susanna
Assolta con formula piena la presidente di una nota azienda agricola, alcuni dei cui fondi si estendono per circa 40 ettari fra le campagne di Erchie e di Torre Santa Susanna
Fonte: Lo Strillone
Finì a processo per aver ospitato – era questa l’accusa – nei terreni di proprietà della sua società una mega discarica, ovviamente illegale. Il giudice monocratico del Tribunale di Brindisi Simone Orazio l’ha però mandata assolta con formula piena “per non aver commesso il fatto”, perché non era a conoscenza di quell’accumulo di rifiuti di ogni genere. Nel mirino dei carabinieri prima e poi della Procura – il pm aveva chiesto un anno di arresto – era finita la 46enne ercolana T.A., presidente del Consiglio di amministrazione di una nota azienda agricola, alcuni dei cui fondi si estendono per circa 40 ettari fra le campagne di Erchie e di Torre Santa Susanna.
Intorno alle 9 del 21 aprile di due anni fa, i militari dell’Arma, accompagnati anche da personale dei Cacciatori di Puglia, s’imbatterono in un sito nel quale – si legge nel verbale di sequestro, poi convalidato dal sostituto procuratore – erano stoccati senz’autorizzazione “rifiuti pericolosi speciali ferrosi e non ferrosi, pericolosi di vario genere (elettrodomestici vari, come anche frigoriferi e climatizzatori che solitamente contengono dei gas liquidi, nonché pannelli di verosimile materiale pericoloso come eternit), rinvenuti in un vano esterno e non coperto dell’immobile censito al catasto di Torre Santa Susanna (…) nonché lungo il suo immediato perimetro e nella parte antistante dello stesso, tra la vegetazione incolta, raccolti e gestiti illecitamente”.