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Consorzi di bonifica: 15 Sindaci e 60 amministratori comunali chiedono l’annullamento delle cartelle

Consorzi di bonifica: 15 Sindaci e 60 amministratori comunali chiedono l’annullamento delle cartelle

Fonte Corriere Salentno

Partita da Collepasso la protesta contro le “cartelle pazze” dei Consorzi di Bonifica con lo sciopero della fame avviato dai Consiglieri Comunali di Puglia Popolare Salvatore Perrone, Rocco Sindaco e Gianni Leuzzi ha coinvolto 40 Comuni interessati dall’emissione di un tributo esoso a fronte di servizi mai resi.

Stasera alle ore 19, sempre in piazza Dante a Collepasso, è stato presentato un documento di proposta indirizzato al Presidente della Regione Michele Emiliano, ai Consiglieri Regionali inviato per conoscenza anche al Prefetto ed al Presidente del Consiglio Giorgia Meloni che è stato sottoscritto da 15 Sindaci e 60 Amministratori Comunali salentini sensibili al problema. Nel documento in cui si spiega dettagliatamente l’origine delle cartelle ed i disservizi generati dalla lunga gestione commissariale e si propone un’azione del Consiglio Regionale per l’annullamento delle richieste di pagamento dei contributi consortili o la sospensione delle stesse in attesa di verifica del piano di classifica approvato dai vari Consorzi.

“L’azione proposta dai Consiglieri Comunali di Puglia Popolare ed in particolare dal Consigliere Provinciale Gigi Valente, che in merito ha presentato in Consiglio Provinciale un Ordine del Giorno, inoltre è stata supportata dall’Associazione Consumatori presieduta da Carmen Antonaci e dal Presidente Nazionale di PIN Antonio Sorrento – ha spiegato Salvatore Perrone, Consigliere Comunale di Collepasso Puglia Popolare –

Oltre a Puglia Popolare ha dato la sua adesione all’iniziativa anche l’UDC Provinciale per voce del suo Coordinatore Carmelo Isola e del Vice Antonio Manca. Va rimarcato che hanno sottoscritto il documento amministratori bipartisan tra tutti gli schieramenti troppo preoccupati dalle reali ricadute sui cittadini salentini vessati da una tassa iniqua dopo aver subito la devastazione delle loro olivicolture dalla Xylella”.

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