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Consorzi di bonifica, a Surbo alcuni consiglieri chiedono una delibera di tutti i comuni interessati per chiedere alla Regione l’annullamento di cartelle “che vengono emesse senza garantire servizi”

Consorzi di bonifica, a Surbo alcuni consiglieri chiedono una delibera di tutti i comuni interessati per chiedere alla Regione l’annullamento di cartelle “che vengono emesse senza garantire servizi”

Fonte Corriere del Salento

Nelle scorse ore si è tenuto un incontro sui consorzi di bonifica: le ingiunzioni di pagamento e le cartelle esattoriali hanno scatenato una vera rivolta

. I Consiglieri promotori dell’evento hanno presentato un proposta di delibera con la quale si chiede di proporre alla Regione Puglia ed agli organi di governo deputati di valutare iniziative mirate ad ottenere la sospensione/annullamento del pagamento delle ingiunzioni di pagamento e degli atti consequenziali relativi ai tributi del consorzio di bonifica. Si tratta di un’iniziativa che mira a coinvolgere tutti i Comuni interessati, anche nelle province di Taranto e Brindisi.

“Tale richiesta – insistono i consiglieri di Surbo D’antini, Gentile, Maroccia, Mancarella e Paladini  – è fondata poiché i consorzi di bonifica Ugento Li foggi e Terre di Arneo avrebbero per mission provvedere con la propria attività alla manutenzione dei canali di bonifica, dei manufatti e delle reti irrigue.

La manutenzione ordinaria dei canali di bonifica dovrebbe essere costituita dallo sfalcio e decespugliamento delle sponde e delle arginature e dallo spurgo e dalla ripresa di frane all’interno di alvei mentre l’intervento di manutenzione straordinaria, sovente eseguita con contributo pubblico, consiste nel risezionamento dell’intera sezione idraulica.

Un altro momento importante dell’esercizio delle opere dovrebbe essere costituito dalla ricerca e captazione delle risorse idriche e della loro distribuzione nel comprensorio mediante apposita rete.

L’attività di vigilanza sulle opere e sui territori di bonifica dovrebbe essere esercita con costante presenza del personale e dei mezzi consortili sul territorio. Tale attività di vigilanza in pratica dovrebbe verificare lo stato di manutenzione ed efficacia delle opere di difesa del suolo e di bonifica agraria.

E’ noto continuano i consiglieri che da anni numerosi cittadini denunciano una serie di disservizi e danni a carico dei propri fondi, palesati attraverso ricorsi giudiziari e manifestazioni pubbliche di vario tipo e conseguentemente lamentano che le ingiunzioni di pagamento e gli atti consequenziali del consorzio di bonifica rappresentano un tributo ingiusto anche alla luce delle seguenti circostanze cosi come dettagliate:

il peggioramento delle condizioni del territorio di tutto il Salento ed oltre, con gli oliveti interamente devastati dalla xylella fastidiosa;

2. l’abbandono di gran parte del territorio rurale e agricolo, con muretti a secco e strade impraticabili per la crescita di rovi, arbusti ed infestanti, preda di disastrosi incendi nel periodo di essiccamento della vegetazione fuori controllo, che nessuna ordinanza si è dimostrata capace di contenere;

3. gli evidentissimi e incalcolabili danni, matematicamente dimostrabili, all’economia del territorio, della quale l’agricoltura, l’olivicoltura siccitosa soprattutto, col relativo indotto, ha per secoli rappresentato primaria ed indiscussa fonte di reddito per intere popolazioni in termini occupazionali e di ricchezza, come testimoniano i numerosissimi frantoi ipogei presenti in tantissimi comuni;

4. il blocco delle numerose e diffuse iniziative di ammodernamento dei tradizionali sistemi di conduzione, raccolta, molitura delle olive, confezionamento e commercializzazione dell’olio salentino, che nulla aveva da invidiare dal punto di vista organolettico e qualitativo a quello di altri territori, che, per lunghissimi periodi, hanno utilizzato il Salento come fonte di approvvigionamento della materia prima, spacciandola per produzione autoctona;

5. il danno irrimediabile e scientificamente dimostrabile all’intero ecosistema della sub regione, ormai avviata ad un processo di desertificazione accelerato e di esposizione a fenomeni estremi che minacciano la tenuta dell’ambiente fisico ed antropico, ammesso che tra i due possa operarsi una netta distinzione;

6. Il negativo impatto sul turismo, soprattutto nelle aree dell’entroterra, i cui paesi e borghi appaiono sempre più come spettrali abitati da film Western e le Masserie come oasi nel deserto.

Ecco perché i consiglieri D’antini Gentile Maroccia Mancarella e Paladini hanno predisposto un ordine del giorno riprendendo quello già approvato alla unanimità dal comune di Supersano e chiedendo laddove approvato dal comune di Surbo, alla Regione Puglia ed agli organi di governo deputati di valutare iniziative mirate ad ottenere la sospensione/annullamento del pagamento delle ingiunzioni di pagamento e degli atti consequenziali relativi ai tributi del consorzio di bonifica”.

Consorzi di bonifica, a Surbo alcuni consiglieri chiedono una delibera di tutti i comuni interessati per chiedere alla Regione l’annullamento di cartelle “che vengono emesse senza garantire servizi” – Corriere Salentino

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