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Il Comune di Casarano chiede la sospensione/annullamento delle cartelle del Consorzio di Bonifica Ugento li Foggi

Il Comune di Casarano chiede la sospensione/annullamento delle cartelle del Consorzio di Bonifica Ugento li Foggi

Fonte : Corriere Salentino

“Ieri, il Consiglio Comunale di Casarano ha approvato alla unanimità il punto all’ordine del giorno con il quale si chiede alla Regione Puglia e agli organi di Governo deputati, di valutare la sospensione/annullamento del pagamento delle cartelle esattoriali del Consorzio di Bonifica Ugento li Foggi.” Lo scrive in una nota il sindaco di Casarano Ottavio De Nuzzo

“La decisione del Comune di Casarano arriva per dare forza al movimento di protesta che tutto il territorio sta portando avanti contro il pagamento di questo tributo ingiusto. Infatti, diversi Comuni hanno già deliberato in tal senso e altri lo faranno nei prossimi giorni.

L’esigenza nasce dalla necessità di intervenire a sostegno dei cittadini che si sono visti recapitare in questi anni cartelle esattoriali, di importo anche ingente, per servizi inesistenti in molte aree del territorio interessato.

L’aggravante è che le cartelle esattoriali vanno a colpire un settore già martoriato dalla Xylella, che ha già messo in ginocchio molte aziende agricole. Le aziende agricole che dovrebbero essere sostenute economicamente dalla Regione, con lo stanziamento di apposite risorse, sono invece appesantite da un tributo che non riescono a sostenere. Chiediamo, pertanto, che almeno vengano alleviate dal peso finanziario delle cartelle esattoriali dei Consorzi di Bonifica.

La vicenda è sicuramente complessa, ma va affrontata con urgenza. I comuni vanno coinvolti, anche nella redazione del Piano di Classifica, e sono sicuramente disponibili a partecipare fattivamente nella ricerca della soluzione al problema.

Uniti sicuramente riusciremo a dare forza alle istanze provenienti dal territorio. Ci auguriamo che la Regione si dimostri sensibile e non sorda ancora una volta alle richieste che arrivano da anni e da più parti.”

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