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Litigano per chi dovesse occupare un pezzo di marciapiede e poter svolgere l’attività di meretricio in una zona di Brindisi e una ferisce l’altra con un cacciavite.

Litigano per chi dovesse occupare un pezzo di marciapiede e poter svolgere l’attività di meretricio in una zona di Brindisi e una ferisce l’altra con un cacciavite.

 Ed una ragazza nigeriana è finita in ospedale mentre la collega, una 27enne di origini bulgare ma residente a Taviano, è stata arrestata con l’accusa di tentato omicidio così come disposto dal pm di turno, il sostituto procuratore Gualberto Buccarelli.

Il fatto di sangue si è consumato nella notte tra giovedì 6 e venerdì 7 luglio. Ad innescare la scintilla della violenza sarebbe stata l’occupazione di spazi per attendere i clienti e la distribuzione dei profilattici. La due donne hanno così iniziato a battibeccare fino a quando la 27enne di origini bulgare non ha estratto un cacciavite ferendo gravemente la collega. Quest’ultima è stata accompagnata presso l’ospedale Perrino dove è sempre ricoverata. Sul luogo sono prontamente intervenuti gli agenti di polizia che hanno identificato la responsabile del ferimento accompagnando poi in Questura.

Ed è stato ricostruito l’accaduto. La 27enne era arrivata a Brindisi già in mattinata per svolgere l’attività di meretricio. Nella tarda serata, poi, l’aggressione conclusa con il ferimento. Nelle prossime ore si svolgerà l’udienza di convalida alla presenza dell’avvocata Pamela Spennato.

Fonte :Corriere Salentino

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