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Oggi Giovedì grasso Perché si festeggia

Oggi Giovedì grasso Perché si festeggia
Fonte: La Voce di Genova.it
Il Carnevale è la festa più pazza dell’anno, impossibile non amarla! Anche se tutti lo festeggiano, sono pochi quelli che conoscono il suo vero significato. Questa ricorrenza, infatti, è molto più che un’occasione per sfoggiare maschere e fare scherzi. Scopriamo insieme la sua vera natura.

Le origini

L’origine del Carnevale è molto antica. Pare, infatti, che derivi dai Saturnali, delle feste pagane dell’antica Roma, durante le quali, oltre ad offrire sacrifici agli dei, si sovvertiva il normale ordine sociale, lasciando liberi gli schiavi per qualche ora, per dedicarsi a sfrenati festeggiamenti. Il proverbio associato al Carnevale, derivato dall’antico detto latino «Semel in anno licet insanire (una volta l’anno è lecito impazzire)» la dice lunga! Anche le maschere derivano dall’epoca romana. Durante i Saturnali veniva eletto tra il popolo un princeps, che indossava una maschera colorata, al quale venivano momentaneamente affidati tutti i poteri. Inoltre, ognuno poteva mascherarsi per diventare chi volesse e dedicarsi ad ogni tipo di piacere. Con l’avvento del Cristianesimo, queste feste non sono state abbandonate, ma il loro significato è cambiato e sono diventate un momento per divertirsi prima della Quaresima.

Perché ci si maschera

Secondo numerose fonti, tra cui Apuleio, il “travestimento” deve essere fatto risalire ad una festa in onore della dea egizia Iside, durante la quale erano presenti numerosi gruppi mascherati. Questa usanza venne importata anche nell’impero romano: alla fine del vecchio anno un uomo coperto di pelli di capra veniva portato in processione e colpito con bacchette. In molte altre parti del mondo, soprattutto in Oriente, c’erano molte feste con cerimonie e processioni in cui gli individui si travestivano: a Babilonia, ad esempio, non era strano vedere grossi carri simboleggianti la Luna e il Sole sfilare per le strade, rappresentando la creazione del mondo. In generale, però, lo spirito della festa è quello di livellare l’ordine delle cose, ribaltare la realtà con la fantasia e travestirsi da ciò che non si è. Nel Medioevo, ad esempio, i popolani potevano per poche ore divertirsi senza pensieri e sentirsi al pari dei potenti.

Quando si festeggia il Carnevale

Non c’è una data fissa per i festeggiamenti in maschera. Il Carnevale, infatti, inizia la prima domenica delle nove che precedono quella di Pasqua. Raggiunge il culmine il Giovedì grasso e termina il martedì successivo, ovvero il Martedì grasso, che precede il Mercoledì delle Ceneri, inizio della Quaresima.

Giovedì grasso

Gli ultimi giorni del Carnevale sono tutti gaudenti, ma perché il giovedì lo è più degli altri? Risposta: è il primo degli ultimi giorni di Carnevale, arrivare al mercoledì successivo fa praticamente una settimana intera di bagordi. In alcune parti d’Italia, il Giovedì grasso era anche il giorno in cui si eleggeva il “Re del Carnevale”, ovvero la persona più divertente e spiritosa del paese, che avrebbe guidato le festività per tutta la durata del Carnevale.

Martedì grasso

La parola Carnevale deriva dal latino “carnem levare”, ossia “eliminare la carne” e si riferiva al banchetto che tradizionalmente si teneva l’ultimo giorno prima di entrare nel periodo di Quaresima, cioè il Martedì grasso che precedeva il Mercoledì delle Ceneri. Per la Chiesa Cattolica, questo periodo liturgico è un momento di penitenza e prevede l’astinenza dai divertimenti e da alcuni cibi. In passato la Quaresima era molto più sentita ed era abitudine, quindi, consumare gli ultimi cibi gustosi e succulenti rimasti in dispensa proprio il Martedì grasso. Tra queste leccornie vi era la carne, considerata un cibo prelibato, ma anche i dolci, alimenti pieni di zuccheri, perciò “grassi”.

Tradizioni

A seconda dei Paesi e delle regioni d’Italia, il Martedì grasso può assumere nomi differenti o non esistere affatto. È il caso di Milano che segue il rito ambrosiano secondo cui l’ultimo giorno di Carnevale è il sabato, anziché il martedì. La tradizione fa risalire questa usanza direttamente a Sant’Ambrogio, che tardò il rientro in città da un pellegrinaggio e fece aspettare i fedeli per l’inizio della Quaresima. In questo modo il Carnevale dura di più, terminando il sabato dopo le Ceneri, allungando così di quattro giorni il periodo del “Carnevalone”. Nel Regno Unito e negli USA, invece, il Martedì grasso prende il nome di Pancake Day.

Festeggiamenti

Il Carnevale è una delle festività più celebrate in tutto il mondo, da Venezia a Rio de Janeiro, passando per Viareggio e Nizza. Ma ogni città e paese ha la sua tradizionale sfilata di carri allegorici, fatta di maschere, coriandoli, baldoria in strada e scherzi. L’ultimo rito è preparare in casa i tipici dolci di Carnevale: si mangiano le bugie e… la festa è finita.

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