PER SOLIDARIETA’ SOCIALE a cura di mons. Lucio Renna (riceviamo e pubblichiamo)
PER SOLIDARIETA’ SOCIALE a cura di mons. Lucio Renna (riceviamo e pubblichiamo)
Molte persone mi chiedono se non sia possibile far giungere ai responsabili ENEL o IREN, comunque a coloro che gestiscono energia elettrica, il disappunto per quanto sta accadendo, ormai da diversi giorni, in diverse zone della nostra Torre. E costoro, ai quali mi unisco anche io, fanno notare come i responsabili siano puntuali e attenti a inviare le bollette, anche mentre si consumano disagi gravissimi(svenimenti, collassi, senso di smarrimento, frigoriferi e freezer che non riescono a preservare cibi e bevande, blocco di lavori domestici e professionali troncati mentre si è in opera, ecc.ecc.).
Purtroppo gli emittenti bollette si celano nel mondo mediatico…agiscono per via telematica…con dei semplici tocchi ai bottoni ad es. dei computers…che non hanno anima e/ o cuore e reagiscono a dei semplici tocchi di mani anonime e,forse, ormai talmente abituate, da diventare automatiche. In questi giorni si stanno consumando, cinicamente, disservizi dei responsabili e disagi gravissimi degli utenti. E tuttavia la mannaia delle bollette continua a cadere sugli utenti che non sanno davvero come fare. I casi di masserizie e di sevizie umane si stanno moltiplicando in modo esponenziale. Diversi, ma specialmente anziani e malati, sono colpiti nonda una,ma da due spade di Damocle: mancanza di elettricità che blocca i condizionatori d’aria; e bollette che non sono umanizzate, ma bollettizzano cioè automatizzano i cosiddetti responsabili(che sarebbe più rispondente a verità chiamare irresponsabili). Qualcuno di questi individui che, per i non addetti ai lavori, non hanno nome e cognome, qualcuno ripeto, si appella e incolpa il ciclone africano. Ma chiedo:1) è possibile prevedere il meteo… mentre è impossibile rinforzare strutture di elettrificazione? 2) si fa un gran parlare ai piani alti della politica italiana di agevolazioni varie di tasse e bollette più abbordabili. In concreto, non si riesce a capire come queste, invece di diminuire, stiano notevolmente aumentando. Che strano, vero? Il popolo è stanco di promesse oppiacee(che abboniscono e addormentano); ma vuole fatti concreti. E giacché mi trovo, come si suol dire, domando agli illustri politici – scusate la sbagliata aggettivazione, perché avrei dovuto dire onorevoli -come e chipotrebbe credibilmente parlare di diritto di cittadinanza e/o di salario minimo? Coloro che hanno salari massimi; o coloro che veramente tirano a campare. CHI È AL GOVERNO CERCHI DI ASCOLTARE LA VOCE DEI POVERI…COSTORO SIANO IL RIFERIMENTO. È QUESTIONE DI GIUSTIZIA E DI UMANITÀ. MI RIPROMETTO DI SVILUPPARE IN SEGUITO TALE PROBLEMATICO RIFERIMENTO. Concludo per ora con le parole di Qualcuno che, oltre duemila anni fa, diceva: “Chi ha orecchi per intendere, intenda”.
+ Lucio M. Renna
Vescovo Carmelitano