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Rubava i denti d’oro al nonno di notte rimpiazzandoli con delle molliche di pane su cui ci passava persino della vernice gialla.

Rubava i denti d’oro al nonno di notte rimpiazzandoli con delle molliche di pane su cui ci passava persino della vernice gialla.
FONTE : Corriere Salentino
Rubava i denti d’oro al nonno di notte rimpiazzandoli con delle molliche di pane su cui ci passava persino della vernice gialla. Scoperto, è stato denunciato e ora anche condannato. Il ladro era il giovane nipote: L.C., le sue iniziali, un 28enne di Lecce trasferitosi tempo prima in casa del nonno, a Milano. Furto, l’accusa per la quale questo giovane salentino ha patteggiato 4 mesi di reclusione beneficiando comunque della pena sospesa e della non menzione così come stabilito dal giudice per l’udienza preliminare del Tribunale del capoluogo milanese dove si è celebrato il processo.

Il derubato è S.M. Originario anch’egli di Lecce, il nonnino aveva accumulato un bel po’ di risparmi dopo aver lavorato per anni in Svizzera, così da potersi permettere più di qualche piacere alla veneranda età di 78 anni. Così, poco prima dell’estate del 2017 complici i problemi di masticazione, l’anziano decise di togliersi lo sfizio di farsi impiantare una dentiera tutta d’oro. Ventisei luccicanti denti per un esborso economico non indifferente: circa 12mila euro. Nel contempo, per gestire le faccende di casa, l’anziano si era affidato e fidato del nipote.

Il giovane, nel corso della sua permanenza in casa del nonno, sembrava prodigarsi garantendo al parente assistenza e gestendo le sue incombenze quotidiane. Una volta entrato nella vita del nonno, L.C. avrebbe trovato una miniera d’oro senza impegnarsi più di tanto se non per compiere i furti nelle ore notturne. È nell’ottobre del 2017 che l’anziano inizia ad avvertire dolori in bocca ogni quando si siede a tavola per mangiare. E giorno dopo giorno perde denti. Solitamente l’anziano lasciava la dentiera in una soluzione salina sul comodino della camera da letto per poi inserirla ogni mattina. Nella dentiera, però, erano stati inseriti pezzi di mollica ricoperti da una vernice dorata.

I sospetti su chi potesse aver compiuto un simile “scherzetto” ricaddero immediatamente sul nipote. I dubbi si tramutarono in certezze quando l’anziano trovò due dei denti d’oro che non trovava più frugando nella tasca del giubbotto del ragazzo entrando nella sua camera da letto. L’anziano, accantonando sentimentalismi e perdoni, decise di denunciare il nipote in Procura non prima di averlo allontanato da casa e consentendo, così, agli inquirenti di aprire un fascicolo in cui finì il nome del 28enne. Nel corso delle indagini, il giovane è stato interrogato dai carabinieri e, davanti ai militari, ha negato di essere stato lui l’autore dei furti. Ma, alla luce delle prove raccolte sul suo conto, ha poi preferito patteggiare e chiudere i conti con la giustizia con la via processuale più veloce.

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