Xylella, Coldiretti Puglia: «La sputacchina percorre km attaccata a auto e camion»
Xylella, Coldiretti Puglia: «La sputacchina percorre km attaccata a auto e camion»
A dimostrazione di quanto il rischio che l’infezione continui a ‘camminare’ ad una velocità impressionante sia tangibile e grave
Fonte :la Gazzetta del Mezzogiorno 13 Dicembre 2020
La sputacchina, l’insetto vettore della Xylella fastidiosa, percorre in una stagione fino a 400 metri autonomamente con i propri arti posteriori, mentre è ancora da accertare la distanza percorsa dagli insetti, spesso anche di svariati chilometri, che restano attaccati ad auto e camion, a dimostrazione di quanto il rischio che l’infezione continui a ‘camminarè ad una velocità impressionante sia tangibile e grave. E’ quanto afferma Coldiretti Puglia, in relazione ai risultati dello studio condotto dalle Università di Torino e di Brescia, il CRSFA di Locorotondo e l’IPSP del CNR di Bari e Torino e mirato ad accertare la capacità di diffusione attiva della sputacchina media, principale vettore di Xylella fastidiosa in Europa e pubblicati sulla rivista scientifica americana Environmental Entomology.
«I risultati dello studio – afferma Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia – impongono una seria riflessione circa il nuovo regolamento comunitario approvato il 14 agosto scorso che ha ridotto a 50 metri, dai 100 metri inizialmente previsti, l’area buffer soggetta a taglio obbligatorio intorno alle piante infette per sottrarle all’azione di diffusione degli insetti vettori, come la cicalina sputacchina. Se la sputacchina cammina fino a 400 metri in una stagione, l’area buffer di 50 metri risulta decisamente insufficiente a contenere il rischio contagio».
Lo studio è basato su 7 esperimenti realizzati nel corso di due anni, di cui 3 in prato in Piemonte e 4 in oliveto in Puglia, consistiti nella cattura di migliaia di sputacchine, seguita dalla loro marcatura con una proteina, l’albumina (indispensabile per la loro successiva identificazione), il rilascio e successive prove di ricattura a distanze predeterminate dai punti di rilascio. La distanza media percorsa in un giorno dal punto di rilascio è risultata di 26 metri nell’oliveto e di 35 metri su prato, mentre nei due mesi di maggiore abbondanza della popolazione il 50% delle sputacchine rimane entro 200 metri dal punto iniziale, ma la percentuale sale al 98% entro i 400 metri. “Uno scenario ‘senza difesà, soprattutto nell’attuale contesto pugliese dove è determinante l’attività di contenimento della malattia, è inimmaginabile. Lotta al vettore anche finanziata, monitoraggi e campionamenti sono attività cruciali – aggiunge Muraglia – considerato che non esiste ancora una cura per la batteriosi, per l’individuazione dei focolai nei primissimi stadi della infezione su piante sensibili e la successiva rimozione secondo legge, così come il controllo della presenza di potenziali vettori contaminati, restano l’unica soluzione per ridurre la velocità di avanzamento della infezione. La Xylella è certamente la peggior fitopatia che l’Italia potesse conoscere – conclude Coldiretti Puglia – che ha già colpito il 40% della regione, con un danno al patrimonio olivetato che ha superato 1,6 miliardi di euro.