Menù principale

Acquistano un auto on line ma è una truffa: persi 10mila euro

Acquistano un auto on line ma è una truffa: persi 10mila euro

Fonte : La gazzetta de Mezzogiorno

Con la scusa di vendere un auto riescono a depredare  all’incirca 10mila euro ad alcuni cittadini mesagnesi I due presunti truffatori individuati e denunciati dal Commissariato di pubblica sicurezza del centro messapico. I soldi in pratica li avevano intascati, ma il mezzo non è mai arrivato.

Gli investigatori – guidati dal vicequestore Giuseppe Massaro – hanno accertato che la truffa è stata effettuata tramite la pubblicazione di un annuncio, su un noto sito internet, della vendita di un automezzo. I presunti truffatori per il tramite di messaggistica WhatsApp, utilizzando false generalità, si facevano accreditare una consistente somma di denaro su una carta poste-pay.

L’episodio è solo la punta dell’iceberg di un fenomeno ormai così diffuso e sempre più dilagante come le truffe on line – di cui sono vittime quotidiane persone di ogni età e giovani in particolare – che il Commissariato di Mesagne ha avviato una campagna di informazione per mettere in guardia tutti. In questi ultimi mesi, diverse sono state le denunce di truffa presentate presso gli uffici di Polizia: dalla truffa del finto incidente occorso ad un famigliare, alla stipula di un’assicurazione online risultata poi falsa, all’acquisto online di diversa tipologia di merce mai recapitata, per giungere ai contatti di finti operatori di istituti bancari o postali che inducevano i malcapitati a comunicare le credenziali e la password di propri conti correnti.

Pertanto, costante è l’attività investigativa e repressiva degli operatori della Polizia di Stato della provincia di Brindisi voluta dal Questore Annino Gargano, unitamente all’attività di informazione e prevenzione di tali reati. Al fine di evitare di incorrere in analoghi episodi ingannevoli, quali il trading on-line, acquisti in rete, frodi bancarie/postali, la Polizia di Stato consiglia di interrompere immediatamente la telefonata e di adottare una serie di accorgimenti. La Polizia ricorda: «Dovessi ricevere messaggi o chiamate sospette riaggancia e chiama automaticamente la tua banca per segnalare l’episodio».

Loading