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BRADANICO-SALENTINA, SINDACI E CENTRODESTRA SPINGONO PER LA SUA RIPRESA

BRADANICO-SALENTINA, SINDACI E CENTRODESTRA SPINGONO PER LA SUA RIPRESA
Fonte: lavocedimanduria.it
«Non è più possibile raggiungere Taranto percorrendo delle mulattiere che per alcuni tratti attraversano ancora i comuni». È uno dei motivi che hanno spinto i consiglieri regionali dell’opposizione, Paolo Pagliaro de La Puglia Domani con Renato Perrini e Antonio Gabellone di Fratelli d’Italia, ad organizzare ieri una manifestazione di protesta all’uscita per San Pancrazio salentino della superstrada che parte da Manduria per finire nel comune del Brindisino. Diciotto chilometri, unico tratto funzionante della Bradanico-Salentina, la mega infrastruttura stradale progettata una trentina di anni fa con l’ambizioso obiettivo, mai raggiunto, di collegare Taranto a Lecce, il materano con tutto il Salento attraversando l’arco ionico salentino. I tre esponenti politici, accompagnati da un centinaio di sostenitori e rappresentanti istituzionali di alcuni comuni interessati all’opera, hanno promesso battaglia per sciogliere un nodo che i vari governi regionali e nazionali non hanno mai saputo risolvere. Con loro c’erano i sindaci di San Pancrazio Salentino, Veglie, Manduria e Salice Salentino e il consigliere provinciale di Lecce, Fernando Leone.
Il primo a prendere la parola è stato il leccese Pagliaro. «Per venire qui da Lecce è stata un’odissea, ed altrettanto lo è sino a Taranto», ha detto il fondatore e presidente del movimento Regione Salento descrivendo le difficoltà incontrate poco prima nell’attraversare Campi e poi Guagnano. «Giunti a San Pancrazio – ha detto – trovi finalmente la superstrada a quattro corsie ma l’illusione è breve perché arrivati a Manduria cominciano le mulattiere sino a Taranto». Pagliaro ha parlato di «strabismo» mettendo a confronto questa parte della Puglia con altri territori più fortunati e meglio collegati. Il consigliere leccese ha poi annunciato un incontro sul tema fissato per giovedì con l’assessora regionale ai Trasporti, Anna Maurodinoia. «Chiederemo all’assessora di fare un salto qui per rendersi conto di persona di ciò che diciamo», ha concluso Pagliaro. Anche il consigliere jonico Perrini ha lamentato l’insostenibile percorrenza del tratto che collega Taranto a Lecce. «Da ragazzo – ha detto – frequentavo le spiagge delle coste leccesi e durante il lunghissimo viaggio in macchina mi chiedevo quando mai sarei arrivato al mare; sono cresciuto e la situazione è sempre la stessa se non peggiorata, ma oggi che rappresentiamo le istituzione non possiamo più permettere che anche i nostri figli e nipoti debbano provare la stessa cosa». Gabellone ha puntato sugli interessi imprenditoriali che l’infrastruttura stradale metterebbe insieme. «Non solo il turismo e la mobilità interurbana – ha fatto notare il consigliere – ma anche l’agricoltura, il commercio e l’industria, tutti chiedono a gran voce che si crei questo collegamento non più rinviabile tra le città di Taranto e Lecce».
Recentemente l’Anas ha concluso la parte progettuale e burocratica per recuperare la bretella Grottaglie-Manduria, realizzata in parte quindici anni fa ma mai ultimata. «Non ci servono piccoli interventi a intervalli, ma una grande e unica opera che completi finalmente un progetto nato trent’anni fa», ha ribadito Pagliaro invitando le figure istituzionali presenti a dimenticare le proprie ideologie e lavorare insieme per un unico obiettivo.
 N.Din.

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