Covid, 24 ottobre 2020 , Puglia nel picco: 631 casi, contagi al 12%. E 10 morti. Allarme posti letto. Richiamati medici pensionati. Regione: stop ai ricoveri non urgenti
Covid, 24 ottobre 2020 , Puglia nel picco: 631 casi, contagi al 12%. E 10 morti. Allarme posti letto. Richiamati medici pensionati.
Regione: stop ai ricoveri non urgenti
l Governatore: pronti a scelte difficili. L’assessore Lopalco: per ora le terapie intensive non sono un problema.
Fonte : La Gazzetta del Mezzogiorno del 24 Ottobre 2020
Nicola Pepe
I numeri ormai confermano le previsioni: la Puglia sta entrando nel pieno del picco e i dati continuano a dimostrarlo. E la Regione si prepara a richiamare i medici in pensione per dare una mano in corsia. Intanto ferma i ricoveri ordinari in tutte le steutture. Dopo i 590 casi di ieri e i 485 del giorno prima, il contatore dei positivi continua a salire insieme, purtroppo al numero dei morti che fa registrare 10 vittime. L’ultimo bollettino della Regione parla di 631 su un totale di 5339 test, facendo lievitare al 12% la percentuale muovi contagi/tamponi fino a qualche giorno fa attestata su una soglia pari alla metà.
Dei nuovi casi poco meno della metà, 284, sono in provincia di Bari; altri 32 in provincia di Brindisi, 101 in provincia BAT, 123 in provincia di Foggia, 36 in provincia di Lecce, 60 in provincia di Taranto, 6 attribuito a residenti fuori regione (11 casi di residenza non nota sono stati riclassificati e attribuiti). Numeri che portano a 7.398 il numero degli attualmente positivi.
Dei 10 decessi registrati, 6 sono in provincia di Bari, 1 in provincia di Brindisi, 2 Foggia, 1 in provincia di Taranto: il numero delle vittime tocca così quota 656.
Del resto che i numeri sarebbero raddoppiati rispetto a marzo e aprile non ci voleva molto: è bastatao seguire la curva di quest’ultima settimana per intendere chiaramente che stavano entrando nel tunnel. Una situazione a cui difficilmente si potrebbe far fronte con gli strumenti ordinari, coprifuoco compreso, come dichiarato dallo stesso presidente Michele Emiliano che, nel corso di una intervista a Rai 3, ha lasciato intendere chiaramente come non esclude una chiusura totale vista la situazione in cui si trovano i nostri ospedali.
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L’assessore alla Salute, Pierluigi Lopalco, sostiene che il problema non sono «per ora» le terapia intensive, ma reperire i posti letto necessario per quei contagiati che necessitano di assistenza sanitaria e che non rientrano tra gli asintomatici (E’ di oggi la notizia di altri 100 posti letto messi a disposizione della Rete Covid da parte della clinica Mater Dei di Bari). Le persone attualmente ricoverate sono 575, 44 più di ieri quando se ne registravano 479 in reparti di degenza e 52 in Terapia intensiva.
Preoccupazione che si aggiunge a quella dei tracciamenti: se il trend prosegue così vertiginosamente non ci sarà più personale per far fronte alle indagini epidemiologiche. E’ di oggi la notizia di altri 100 posti letto messi a disposizione della Rete Covid da parte della clinica Mater Dei di Bari.
Precisa Lopalco: «Il numero quotidiano di contagi in leggero e continuo aumento si accompagna di conseguenza ad una pressione sul Servizio Sanitario Regionale, sia sui servizi territoriali che sul sistema ospedaliero. È importante uno sforzo da parte di tutti per rallentare la crescita dei contagi. Nelle prossime settimane dobbiamo ridurre al minimo necessario i nostri contatti sociali».
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La Regione Puglia, intanto, sta per richiamare, su base volontaria, i medici pensionati. Lunedì sarà pubblicato un avviso per compilare una graduatoria da cui ogni Asl potrà attingere per far fronte all’emergenza Coronavirus. In base alle specialità dei medici che decideranno di tornare in corsia ci sarà l’assegnazione dei posti negli ospedali e nei reparti. .
Le aziende sanitarie pugliesi, inoltre, potranno anche far ricorso ai giovani medici non specializzati che, come già accaduto a marzo, potranno essere inseriti in affiancamento nei reparti ‘no Covid’. L’Asl Bari ha già pubblicato un avviso per i giovani medici e dalla graduatoria potranno attingere anche le altre aziende sanitarie.
Il numero dei guariti invece cresce al rallentatore ed è attestato a 5977, 51 casi in più di ieri.
PUGLIA, STOP AI RICOVERI – La Regione ha disposto, con decorrenza immediata e fino alla mezzanotte di martedì 27 ottobre 2020: la sospensione dei ricoveri programmati sia medici che chirurgici presso le strutture ospedaliere pubbliche Covid e No-Covid; di effettuare solo ricoveri con carattere d’urgenza “non differibile” provenienti dalle strutture di Pronto Soccorso; di effettuare i ricoveri per pazienti oncologici e le prestazioni non differibili e urgenti previsti dalle disposizioni vigenti inerenti il percorso nascita; la sospensione per tutta l’attività in libera professione intramoenia.
“La sospensione temporanea dei ricoveri programmati negli ospedali della regione – dichiara l’assessore Lopalco – consentirà di concentrare le risorse umane sulle attività connesse ai ricoveri d’urgenza che siano o no legate alla pandemia, garantendo altresì la disponibilità di maggiori spazi attualmente occupati dalle attività sospese. Questo favorirà anche una maggiore funzionalità e maggiore capienza delle cosiddette “aree grigie” presenti nelle aree di urgenza e dedicate alla valutazione dei pazienti prima dell’eventuale ricovero”.
“Si tratta di una scelta temporanea – spiega il direttore del Dipartimento della Salute, Montanaro – dettata dalla veloce impennata dei ricoveri conseguenti alla diffusione del Covid. Stiamo lavorando in queste ore per allestire posti letto aggiuntivi di area medica e per assumere operatori sanitari necessari a soddisfare il significativo aumento del bisogno assistenziale. Stiamo inoltre provando a migliorare l’attività di filtro del territorio che in queste ultime ore è messa a dura prova per l’elevato numero di contagi”.