IL CORONAVIRUS E LE MISURE DELLA FASE 2 a cura del Preside prof. Luigi Pranzo
IL CORONAVIRUS E LE MISURE DELLA FASE 2
a cura del Preside prof. Luigi Pranzo
Le misure che circa 50 giorni fa si credevano provvisorie stanno diventando piano piano definitive. L’unica novità riguarda soltanto la libertà di movimento per quasi tutte le fasce di età, ma forse non per gli over 70, essendo stato smascherato dall’epidemia un sentimento vecchietticida, prima con l’affermazione: “ che importa se muoiono gli anziani “, seguito da “ che importa se restano prigionieri gli anziani “. La verità è che noi stiamo vivendo la fine di un mondo, quello delle democrazie borghesi, fondate sui diritti, i parlamenti e la divisione dei poteri ( Montesquieu ). Lentamente, per la eccessiva produzione di decreti di urgenza, per il progressivo depauperamento delle funzioni del parlamento e per la pervasività dei controlli in ogni campo, alcuni concetti chiave della democrazia e delle libertà individuali stanno sfumando. Tutto questo per dire, senza voler minimizzare l’importanza che l’epidemia richiede, che sembra sia davvero difficile tentare di trovare delle giustificazioni razionali a tante restrizioni e misure di limitazione della libertà, mai messe in atto nella storia del nostro paese. Infatti, comparando il numero dei decessi dello scorso anno, pubblicato dal Dott. Gian Carlo Blangiardo, presidente dell’Istat, si nota che nel 2019 il numero dei decessi per malattie respiratorie nel mese di marzo sia stato di 15.189 e di 16.220 l’anno precedente, contro il numero di decessi per Covid 19 dichiarato nel marzo 2020 che è stato di 12.352. Nasce, quindi il dubbio che si stia diffondendo il panico per isolare la gente nelle loro case, al fine di nascondere la responsabilità dei governi che negli ultimi anni hanno dapprima smantellato il servizio sanitario nazionale e poi in Lombardia hanno commesso una serie di errori nell’affrontare l’epidemia fin dalle prime avvisaglie. Ora dipendiamo dalle decisioni dei medici e degli scienziati, molto spesso in completo disaccordo tra loro. Intanto, noi siamo costretti ad un isolamento che, giorno dopo giorno, sta diventando una sorta di superstizione medievale. Purtroppo la scienza è diventata la religione del nostro tempo e come i teologi nel 1500 sostenevano di non poter definire con chiarezza l’essenza Dio, mentre bruciavano gli eretici sui roghi, per mezzo del “ braccio secolare “, allo stesso modo i virologi, pur riconoscendo di non conoscere esattamente questo virus, in suo nome pretendono di decidere come devono vivere gli italiani.