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Il Tar di Lecce, in fase cautelare, ha confermato la sospensione dall’Ordine dei Medici e dall’Asl Brindisi di un medico che non si è sottoposto al vaccino anti Covid

Il Tar di Lecce, in fase cautelare, ha confermato la sospensione dall’Ordine dei Medici e dall’Asl Brindisi di un medico che non si è sottoposto al vaccino anti Covid
Respinta la richiesta di sospensiva avanzata dal dottore. L’Ordine dei medici si è costituito in giudizio. A settembre la trattazione collegiale
Fonte Brindisi Report
Gia. Gre.
Il Tar di Lecce, in fase cautelare, ha confermato la sospensione dall’Ordine dei Medici e dall’Asl Brindisi di un medico che non si è sottoposto al vaccino anti Covid. Con un decreto emesso nella giornata di ieri (4 agosto) la seconda sezione del tribunale amministrativo ha respinto l’istanza di sospensiva dei provvedimenti dell’Azienda Sanitaria e dell’Ordine, fissando per la trattazione collegiale la camera di consiglio del 15 settembre 2021.
E’ lo stesso Ordine dei medici di Brindisi, costituitosi in giudizio (non si è costituita in giudizio invece l’azienda sanitaria) a divulgare la notizia della vittoria riportata in questa prima fase del contenzioso. L’Ordine aveva sospeso il proprio scritto a seguito di analogo provvedimento adottato dall’Asl, una delle prime aziende sanitarie in Italia ad adottare provvedimenti nei confronti di medici e infermieri, per inadempienza vaccinale anti Covid-19-
“Il Consiglio dell’Ordine – si legge nella nota dell’Ordine- ha deciso di costituirsi nella fase cautelare monocratica del procedimento giudiziario al fine di tutelare la propria decisione e poi per significare, come peraltro precisato dal Giudice, ‘….il diritto dell’individuo, sotto i vari profili evidenziati, debbono ritenersi decisamente recessivi rispetto all’interesse pubblico sotteso alla normativa di cui trattasi, nel contesto emergenziale legato al rischio di diffusione della pandemia da covid-19, che deve costituire il parametro di lettura della normativa medesima’”. Il presidente dell’Ordine, Arturo Oliva, già nel mese di febbraio aveva preso le distanze dai colleghi che avevano rifiutato il vaccino.

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