Immigrazione clandestina e riciclaggio delle somme derivanti dai pagamenti dei “viaggi della speranza” coinvolti anche brindisini.
Immigrazione clandestina e riciclaggio delle somme derivanti dai pagamenti dei “viaggi della speranza” coinvolti anche brindisini.
Fonte : Brindisi Report
Questa mattina ,mercoledì 10 maggio 2023, è scattata una vasta operazione, condotta dalla Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro, mirata a smantellare una presunta organizzazione transnazionale dedita al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e al riciclaggio delle somme derivanti dai pagamenti dei “viaggi della speranza”. Tra i 29 arrestati su tutto il territorio nazionale risultano anche due uomini residenti a Brindisi. Si tratta di due cittadini iracheni, di 33 e 31 anni, che avrebbero organizzato sbarchi di migranti nel basso Salento. I due si troverebbero nel capoluogo adriatico dal 2019, sono regolari e inseriti nel tessuto sociale. Sono stati condotti nel carcere di Brindisi, dopo essere stati arrestati dagli agenti della Squadra Mobile, diretta dal vice questore Rita Sverdigliozzi.
Stando a quanto si apprende, in attesa di una conferenza stampa, indetta nella tarda mattinata presso gli uffici della Dda di Catanzaro, alla presenza del procuratore Nicola Gratteri, la “tariffa” per i viaggi della speranza si attesterebbe sui 10 mila euro a testa. E’ il costo per essere traghettati al di là del mare. Si parla di traffico di migranti lungo la rotta balcanica. Come detto, sono 29 le misure cautelari in carcere emesse dalla Dda calabrese. L’operazione, condotta dalla Polizia di Stato, è scattata all’alba di oggi. L’attività investigativa è stata condotta dalla Dda Catanzaro, dalla Direzione centrale anticrimine e dalla Squadra Mobile di Crotone. Hanno preso parte, inoltre, anche i colleghi delle Squadre Mobili di Brindisi, assieme a quelle di Lecce, Foggia, Grosseto, Imperia, Milano, Torino e Trieste. E con la partecipazione di personale dell’Agenzia Europol e della Divisione Interpol di Turchia, Grecia, Belgio, Germania, Svezia, Inghilterra, Marocco e Belgio. Importante, infine, l’apporto del Servizio centrale operativo (Sco) della Polizia di Stato.