Mense scolastiche del Brindisino controllate dai Nas . In alcune di esse sono stati trovati muffa, sporcizia e altri problemi
Mense scolastiche del Brindisino controllate dai Nas . In alcune di esse sono stati trovati muffa, sporcizia e altri problemi
Fonte Brindisi Report
Irregolarità in sei mense scolastiche del Brindisino, una viene addirittura sospesa nei giorni scorsi. Nell’ambito dei servizi finalizzati al controllo delle mense scolastiche disposti a livello nazionale dal comando carabinieri per la tutela della salute, i carabinieri del Nas di Taranto hanno proceduto ad attività di verifica sui territori delle province di Taranto e Brindisi.
A Brindisi e in provincia, sono state ispezionate otto attività e in sei di esse sono emerse delle irregolarità, come la mancata individuazione di ambienti dedicati alle procedure di vestizione del personale addetto al servizio mensa, l’assenza o il danneggiamento di sistemi antintrusione in corrispondenza delle porte e delle finestre ubicate nei locali in cui avvengono le preparazioni dei cibi e la scarsa pulizia di attrezzature ed ambienti in cui vengono stoccati, manipolati, cotti e razionati i pasti.
Nel corso di un controllo specifico eseguito in un centro cottura insieme a personale della Asl di Brindisi, i carabinieri hanno proceduto alla sospensione dell’attività, con decorrenza immediata, per gravi carenze igienico-sanitarie e strutturali dovute alla presenza di muffa, sporcizia, usura dei materiali usati e inidoneità dei locali. Al termine delle attività eseguite sul territorio brindisino, i carabinieri hanno elevato sanzioni amministrative per un importo totale di 4 mila euro.
Inoltre, a Taranto e in provincia, sono state ispezionate 19 strutture tra punti cottura e centri di refezione scolastica. Tra questi, quattro sono risultate non conformi, in quanto sono state riscontrate in generale l’assenza di idonei spazi e spogliatoi destinati al personale addetto al servizio mensa per la custodia degli indumenti e per le procedure di vestizione, la scarsa pulizia degli ambienti utilizzati per lo stoccaggio, la preparazione, la cottura e il razionamento dei pasti e l’omessa applicazione del piano di autocontrollo Haccp. A tale riguardo sono state contestate violazioni amministrative per un importo totale di 6 mila euro.