Nel 2020 ha affermato che il vero papa è Benedetto XVI (allora in vita) e non papa Bergoglio .Un sacerdote viene scomunicato ed il vescovo è pronto a scomunicare chi va ai suoi raduni.
Nel 2020 ha affermato che il vero papa è Benedetto XVI (allora in vita) e non papa Bergoglio .Un sacerdote viene scomunicato ed il vescovo è pronto a scomunicare chi va ai suoi raduni.
Fonte : Brindisi report
– Per la Chiesa cattolica, chi commette un peccato mortale è condannato all’inferno. Questa pena viene inflitta se si infrangono i dieci comandanti o se si è presenti a un incontro a Brindisi, avverte l’Arcidiocesi di Brindisi-Ostuni. Già, perché – si legge in una nota sul sito ufficiale della circoscrizione – “chi vi partecipa cade in peccato mortale ed è tenuto a chiedere l’assoluzione al confessore”. L’incontro “incriminato” è tenuto dall’ex sacerdote Enrico Bernasconi, scomunicato in quanto non riconosce l’autorità spirituale dell’attuale pontefice, papa Francesco.
Va detto che riguardo al convegno, che si tiene oggi (domenica 26 marzo) nel capoluogo adriatico, le notizie sono scarne. La circostanza, a quanto pare, non era nota neanche negli ambienti dell’Arcidiocesi brindisina. A mettere in allarme monsignor Giovanni Intini e i suoi collaboratori è stata la Diocesi di San Severo, con una nota inviata ai colleghi. Bernasconi, infatti, era sacerdote nel Foggiano. Ma è incorso nella scomunica latae sententiae – recita la nota – perché nel 2020 ha affermato che il vero papa è Benedetto XVI (allora in vita) e non papa Bergoglio. Apriti cielo – è proprio il caso di dirlo – Nel giro di due giorni arriva l’ammonizione canonica. Dopo il “cartellino giallo”, arriva quello rosso, la scomunica.
Monsignor Giovanni Intini e i suoi collaboratori si premurano dunque di avvisare i fedeli: si “rende noto ai presbiteri, diaconi, consacrati e consacrate e fedeli tutti che il sig. Bernasconi non è in comunione con la Chiesa universale e quindi non può esercitare in modo legittimo il ministero presbiterale (le celebrazioni da lui presiedute e i sacramenti da lui amministrati sono illeciti e nessun fedele può e deve prendervi parte). Chi vi partecipa cade in peccato mortale ed è tenuto a chiedere l’assoluzione al confessore”. Questo il succo della nota pubblicata sul sito ufficiale dell’Arcidiocesi di Brindisi-Ostuni. I fedeli sono avvisati: quell’incontro è da evitare, pena la certezza di commettere un peccato mortale, avverte monsignor Intini.