Riceviamo pubblichiamo :LE CROCI ODIERNE E GLI ASSETATI DI SANGUE a cura di Mons. Lucio Renna
Riceviamo pubblichiamo :LE CROCI ODIERNE E GLI ASSETATI DI SANGUE a cura di Mons. Lucio Renna
Non è solo una devota forma di devozione popolare nei confronti di Cristo, il nostro Redentore, ma anche esperienza drammatica quotidiana di un numero incalcolabile di umani di ogni latitudine e longitudine del mondo. Come atto devozionale ci ricorda quanto siamo costati a Cristo per essere riscattati dal divisore(diavolo) e venir liberati dalle catene del peccato.E sia anche chiaro che l’evento del più grande dramma religioso di oltre due millenni fa, coinvolse religiosità e politica…non fu e non può essere considerato come qualcosa di pietistico: gli Evangelisti registrano quanto accadde e tutti coloro(autorità civili e religiose) che furono coinvolte nel deicidio. La stessa cosa dicasi di tutti quei fatti e misfatti che furono e sono perpetrati nella nostra umanità…dislocati un po’ dappertutto sul globo terraqueo e nel cielo(aerei etc. distrutti in volo da bombe omicide). I personaggi cointeressati o coinvolti sono tutti figli di donne; e costoro non si fermano neppure dinanzi a donne, anziani e bambini/e. I tiranni non hanno anima pulita e sentimenti umani…sono feroci più delle belve della foresta. Costoro lottano per la sopravvivenza; ma i tiranni combattono e sporgono terrore e morte per conquistare terre,potere,denaro; passano su tutto e tutti; i cadaveri di altri umani non hanno per loro alcun valore, tanto vero che li affastellano in fosse comuni, condannandoli così anche all’anonimato ‘post mortem’. Le immagini mediatiche ci informano minuto per minuto sul drammatico, sanguinoso e disumano cammino della VIA CRUCIS DELLA NOSTRA UMANITÀ. La molto diffusa sofferenza di sopravvissuti è di non poter far altro che piangere e pregare; ma, al tempo stesso, essere informati mediaticamente su intrecci bellici, con derive burocratiche e commerciali, quasi che tutto ciò che scatena guerre è di gran lunga più importante delle vite umane sacrificate atrocemente sull’altare sconsacrato dell’ingorda cattiveria umana che si bea, gode, gongola dinanzi a panorami di intere nazioni distrutte e cumuli sempre più vasti di cadaveri di umani innocenti sacrificati dal diktat di menti perverse e decisamente malate dei tiranni odierni. Cristo viene processato, flagellato, crocifisso ancora oggi nei suoi e nostri fratelli e sorelle vittime della furia bellica di dittatori sparsi ovunque sulla terra e che, sembra, ritengano unico valore da perseguire nella loro esistenza l’imporre la propria deliranteossessione e smania di potere…e si dimenticano che anche loro moriranno. Con questo convincimento,anche in questa Quaresima celebriamo, noi cristiani,la VIA CRUCIS, con nella mente e nel cuore il nostro Redentore Gesù, vero Dio e vero uomo; ma anche tutte le vittime della violenza umana, vero sparviero che apre le sue ali nere sulla nostra umanità. Abbiamo ricordato la Shoa… riflettuto sulla Sindone e ripercorso le 14 stazioni guidati dai segni che su quel sottile lino-bisso ha lasciato il corpo straziato di Cristo; nella luce della Croce, abbiamo sofferto per le atrocità delle guerre,specialmente dell’Ucraina-Russia; non potevamo dimenticare le masse di emigranti che lasciano terre di disperazione in cerca di luoghi di serenità, ma purtroppo trovano la morte nelle acque del Mediterraneo, divenuto il più grande cimitero del mondo. Le scene strazianti di barconi dilaniati dalle acque nel crotonese sono diventate un grido udito dal mondo intero…contro gli scafisti(che continuano il loro becero mestiere al soldo di tiranni che li comandano). L’ultimo Venerdì di Quaresima, la VIA CRUCIS si soffermerà anche sulla Vergine addolorata sintesi di tutte le mamme e le donne del mondo. Tertulliano diceva: “Sanguis martyrum semen christianorum”.Vorrei,parafrasando, concludere pensando che il sangue di tutte le vittime innocenti, unite al Re dei martiri, Gesù, possa favorire una situazione di più serena vivibilità umana.
+ Lucio M. Renna
Vescovo Carmelitano