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Xylella, la cura degli ulivi affidata ad un nuovo protocollo Guerra al batterio killer: ecco in cosa consiste la terapia del dott. Scortichini

Xylella, la cura degli ulivi affidata ad un nuovo protocollo
Guerra al batterio killer: ecco in cosa consiste la terapia del dott. Scortichini
Quella che potrebbe essere una nuova cura per salvare gli ulivi infetti della piana ostunese, estendendola eventualmente anche ad altre aree fino a debellare in tutta la Puglia il batterio killer della Xylella, è stata illustrata nei dettagli l’altro giorno nella città bianca, presso la chiesa delle Monacelle, sede del Museo civico delle Civiltà preclassiche della Murgia meridionale. La speranza di salvezza degli ulivi monumentali si chiama «Protocollo Scortichini» e consiste in una somministrazione mensile mediante nebulizzazione della chioma, nel periodo primaverile inizio autunno, di un prodotto – ufficialmente autorizzato come fertilizzate fogliare – a base di zinco-rame-acido citrico sugli alberi affetti da Xylella fastidiosa, nella rimozione meccanica delle erbe infestanti in inverno e primavera per ridurre il numero di uova e per il contenimento delle forme giovanili del vettore e potature leggere dell’albero con cadenze di uno-due anni. «Se presa in tempo – ha detto durante il convegno il prof. Scortichini – con la Xylella si può convivere senza perdere né la produzione, né la bellezza delle nostre meravigliose piante di ulivo monumentali, preservandole da una morte certa, quella che abbiamo visto nel Salento».
L’ideatrice del progetto «Il Messico incontra la Puglia», Jennifer Andreu, ha sottolineato che «Circle of life» è una iniziativa che intende tutelare lo straordinario patrimonio paesaggistico e naturalistico di Ostuni, preservando gli alberi monumentali colpiti dalla Xylella intervenendo anche con l’applicazione del protocollo Scortichini che è un ausilio nella cura della malattia. Vogliamo arrivare a quanta più gente possibile e se il protocollo dovesse funzionare su Ostuni – ha detto la Andreu – potremmo replicarlo in altre aree della Puglia. Il nostro progetto continuerà finché la Xylella non sarà debellata».

Il convegno svoltosi presso il Museo Civico di Ostun ha visto tra i relatori Michele Conte (presidente del Museo di Civiltà Preclassiche), Jennifer Andreu (presidente di Circle Of Life ed ideatrice del progetto), Carlos Garcia de Alba (ambasciatore del Messico), Stefano Bronzini (rettore dell’Università degli Studi di Bari), Mara Verbena (console onorario del Messico in San Marino), Francesco Maldarizzi (console onorario del Messico per la Puglia e Basilicata), Marco Scortichini (ricercatore), Francesco Porcelli (ricercatore e professore dell’Università degli Studi di Bari), Luigi D’Amico (direttore provinciale della CIA). «Sostengo questa iniziativa che coinvolge anche l’Università Aldo Moro di Bari – ha affermato il presidente del Museo Civico di Ostuni Michele Conte – nella speranza che si possa salvaguardare la bellezza e la storia del nostro territorio, perché gli ulivi monumentali sono parte della nostra identità». Il successivo step del progetto prevede una campagna di vendita dell’olio ostunese tesa a potenziare la battaglia anti-Xylella: parte del ricavato della vendita dell’olio verrà devoluto in beneficenza all’Università degli studi Aldo Moro di Bari, per aiutare la ricerca per la cura delle piante; un’altr parte del ricavato verrà donata per mettere in pratica il protocollo Scortichini. L’olio sarà confezionato in una bottiglia la cui etichetta e design del packaging verrà affidato ogni anno ad un artista internazionale. Per l’edizione del 2022, l’artista selezionato è Pedro Friedeberg.

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