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«La cosiddetta Xyella è un complotto dell’agroindustria», le tesi negazioniste dell’assessore grillino di Bari: «Io come Galileo»

«La cosiddetta Xyella è un complotto dell’agroindustria», le tesi negazioniste dell’assessore grillino di Bari: «Io come Galileo»

Fonte La Gazzetta del Mezzogiorno

La chiama la «cosiddetta Xylella», e la definisce senza mezzi termini un complotto (evidentemente delle multinazionali) «per cambiare il modello di coltivazione dell’ulivo in Salento». Nicola Grasso, nuovo assessore alla Legalità del Comune di Bari, è un convinto negazionista circa il batterio che sta distruggendo gli ulivi oltre che essere uno degli avvocati più attivi nell’impugnare le ordinanze di abbattimento degli alberi malati. Le sue tesi assomigliano a quelle farneticanti che una buona parte del Movimento 5 Stelle ha sostenuto per anni.

In un convegno tenuto a Castellana Grotte il 13 febbraio 2019, il professore di Diritto costituzionale all’Università del Salento che i grillini hanno voluto nella giunta di Vito Leccese spiega cosa c’è – secondo lui – dietro la Xylella: il batterio è «un cavallo di troia che permette di realizzare qualcosa di irrealizzabile», ovvero eliminare gli ulivi dal Salento per sostituirli con «piante nane» e consentire la svendita delle proprietà terriere. Grasso si chiede «se il mercato o l’agrindustria stanno spingendo questa corsa a propalare questo panico e creare fenomeni di land grabbing per comprare le terre a poco prezzo».

L’intervento al convegno di Castellana provocò le reazioni forti e scandalizzate degli scienziati, che non hanno esitato a definire “sciocchezze” le parole di Grasso secondo cui il disseccamento «viene attribuito in maniera acritica alla Xylella» ed è «una ipotesi» sostenuta dagli scienziati del Cnr «con toni da crociata». Grasso si è anche paragonato a Copernico e Galilei: «Quando hanno scoperto che la Terra era sferica era la scienza ufficiale a sostenere il contrario».

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