L’ospedale “Camberlingo” di Francavilla Fontana diventerà centro pilota a livello nazionale per gli interventi di ricostruzione dei disastri di parete addominale, grazie a una nuova tecnica sperimentata per la prima volta in Italia
L’ospedale “Camberlingo” di Francavilla Fontana diventerà centro pilota a livello nazionale per gli interventi di ricostruzione dei disastri di parete addominale, grazie a una nuova tecnica sperimentata per la prima volta in Italia
Fonte : Brindisi Report
In due anni, sono circa 1700 gli interventi eseguiti a Francavilla Fontana, sotto la guida di Bellanova che ha all’attivo oltre 60 pubblicazioni internazionali
L’ospedale “Camberlingo” di Francavilla Fontana diventerà centro pilota a livello nazionale per gli interventi di ricostruzione dei disastri di parete addominale, grazie a una nuova tecnica sperimentata per la prima volta in Italia. A dare la notizia Giovanni Bellanova, direttore del reparto di Chirurgia generale. “A settembre – dice – abbiamo eseguito due interventi di ricostruzione di disastri della parete addominale, che sono difetti dovuti a operazioni multiple o traumi, con un nuovo strumento, il Fasciotens Hernia, che consente il riavvicinamento dei piani muscolari con un particolare sistema di trazione. Questi interventi sono stati eseguiti sotto la supervisione del chirurgo tedesco Gereon Lill”.
La casistica della Chirurgia di Francavilla è stata presentata ai congressi nazionali di Messina, Catania e Milano: dal trattamento delle diverticoliti acute gravi, all’esperienza sull’addome aperto, ai laparoceli trattati con i nuovi materiali biosintetici. In due anni, sono circa 1700 gli interventi eseguiti a Francavilla Fontana, sotto la guida di Bellanova che ha all’attivo oltre 60 pubblicazioni internazionali. È inoltre componente dal 2018 del Consiglio direttivo della Sicut, la società italiana di Chirurgia d’urgenza e del trauma, e referente regionale Acoi, l’associazione chirurghi ospedalieri italiani, per la chirurgia d’urgenza.
“La nostra attività – spiega Bellanova – riguarda sia la chirurgia minore, che si risolve con un ricovero in giornata, come le ernie inguinali, quelle della parete addominale e la proctologia, che gli interventi in laparoscopia della colecisti e delle vie biliari, in collaborazione con la Gastroenterologia. Accanto a queste, trattiamo patologie tumorali e infiammatorie del colon e circa un terzo degli interventi è dedicato a pazienti più complessi rispetto al passato, grazie all’equipe medica e infermieristica. In questi due anni, inoltre, è stata implementata la gestione chirurgica in urgenza dei pazienti pediatrici e dei traumi toracici minori. La nostra forza è nell’approccio interdisciplinare: per gestire i casi più difficili ci confrontiamo con i colleghi di Oncologia, Radiologia e Farmacia ospedaliera”.
Altra novità della Chirurgia del Camberlingo è la gestione e il trattamento delle infezioni fulminanti del perineo e delle medicazioni complesse con l’impiego della pressione negativa, in collaborazione con la medicina iperbarica dell’ospedale della marina militare di Taranto. “La fattiva collaborazione con la direzione medica e amministrativa del presidio ha permesso di dotarci di device tecnologicamente avanzati come la colonna laparoscopica 4K 3D per interventi mininvasivi e un lettino operatorio di ultima generazione che agevola la chirurgia in laparoscopia. Infine, una colonna endoscopica ad alta risoluzione e una proctostation permettono una migliore diagnostica delle lesioni benigne e maligne, dalle emorroidi ai tumori dell’ano”.