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Falsi tecnici dell’energia derubarono anziana: arrestati

Falsi tecnici dell’energia derubarono anziana: arrestati

Fonte : Lo Strillone   

Lo  scorso 11 luglio 2024 a Taranto e Carosino (Taranto), i carabinieri della Stazione di Ceglie Messapica hanno eseguito un’ordinanza cautelare, emessa dal gip del Tribunale di Brindisi, nei confronti di tre persone, a seguito d’indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Brindisi. In particolare, il gip ha applicato la custodia cautelare in carcere nei confronti dei tre indagati per “furto aggravato”.

Nel provvedimento cautelare è evidenziata, allo stato, la sussistenza di gravi indizi a carico degli indagati, perché ritenuti responsabili di un furto aggravato in abitazione messo a segno a Ceglie il 12 aprile 2024.

Gli indagati, dopo aver raggiunto in auto il comune del Brindisino, si sarebbero presentati a casa di un’anziana signora, qualificandosi quali dipendenti di una società energetica, affermando di dover effettuare un controllo sul misuratore di energia elettrica.

Qui si sarebbero impossessati però di alcuni gioielli che la vittima custodiva nel cassetto del comodino della camera da letto. Mentre un indagato entrava per primo nell’abitazione e intratteneva la proprietaria in cucina (per visionare il contatore e le bollette), un complice, sceso dal veicolo, entrava in casa e si dirigeva nella camera da letto ove trafugava i gioielli, mentre il terzo presunto complice restava all’esterno per avvisare gli altri dell’eventuale arrivo di ospiti ovvero parenti della persona offesa. Quest’ultimo raggiungeva il primo indagato, fingendosi suo collega ed esortandolo ad ultimare i necessari controlli, poi uscendo dall’appartamento con gli altri due.

Gli elementi probatori raccolti dai militari della Stazione di Ceglie Messapica, che hanno svolto le indagini, sono consistiti nella:

    analisi, visione e comparazione delle immagini acquisite dai sistemi di video sorveglianza delle zone limitrofe all’evento reato;

    analisi dei tabulati telefonici degli indagati;

    analisi delle fattezze fisiche descritte dalla persona offesa;

    individuazione fotografica dei predetti.

Dopo le formalità di rito, su disposizione dell’Autorità Ggudiziaria, due indagati sono stati condotti nel carcere di Taranto mentre l’altro resterà recluso nel medesimo carcere in cui si trovava già detenuto per altra causa.

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