Manduriambiente non chiude ma si trasforma sino al 2037
Manduriambiente non chiude ma si trasforma sino al 2037
L’impianto inaugurato nel 2004 ha incamerato centinaia di migliaia di metri cubi di rifiuti provenienti da ogni parte della Puglia ed anche da fuori regione
Fonte : La Voce Di Manduria
Secondo il piano pugliese dei rifiuti in discussione in Consiglio regionale, la discarica La Chianca gestita da Manduriambiente, già al centro di polemiche per la mancanza di agibilità scoperta dal Comune dopo quasi vent’anni di esercizio, deve avere una nuova vita e nuove funzioni. Esattamente il contrario alla chiusura, come sparano i manduriani e come chiedono alcuni esponenti politici, la giunta regionale che ha appontato il piano, ha preparato per la megadiscarica un futuro che non piacerà a molti: non sarà più una discarica per il trattamento meccanico biologico (TBM) ma sarà trasformata in discarica ReMat che sta per Recupero Materiali. «La rimodulazione degli interventi prevista – si legge nelle duemila pagine del piano -, richiederà quindi la rimodulazione del Piano di Azione di cui gli atti Deliberativi (che si citano, ndr), al fine del raggiungimento degli obiettivi di recupero fissati ed approvati dal competente Ministero. Si prevede – recita la bozza – di dotare di linea ReMat gli impianti di trattamento meccanico biologico Biwind srl del Comune di Cerignola e Manduriambiente srl di cui si prevede il mantenimento in esercizio, come meglio descritto nel seguito del presente paragrafo».