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Riceviamo e pubblichiamo “A PROPOSITO…” il pensiero settimanale di mons. Lucio Renna

Riceviamo e pubblichiamo “A PROPOSITO…” il pensiero settimanale di mons. Lucio Renna

Ci sono alcuni eventi annuali che ci fanno sentire più gentili e buoni: Natale, Pasqua, feste patronali, ecc.Questoaccade anche nelle solennità mariane: ad esempio quella del Carmine.  La Vergine Santa che ci ha donato l’abito sacro dello Scapolare come segno della Sua tutela, viene invocata, cantata, pregata e venerata da un considerevole numero di persone. San Paolo VI indicava quella del Rosario e dello scapolare carmelitano come le due più diffuse devozioni mariane nel mondo. La Novena del Carmine richiama un buon numero di persone e presenta la grandezza della Santa Vergine nell’umiltà del sacro abito, che non è un talismano, come stupidamente qualcuno crede, ma segno della vicinanza della Madonna nel cammino di fede dei suoi devoti. Ed è molto bello e altamente significativo, nei tempi di anemia religiosa che subiamo, vedere molti, uomini e donne, riuniti in chiesa per celebrare la SIGNORA DEL MONTE CARMELO. La visione ovviamente esteriore non può e non deve entrare nel mondo interiore dei partecipanti. Si dà per scontato che costoro sono devoti di tanta Madre…la loro mente e il loro cuore vengono fotografati dallo sguardo materno della Festeggiata. Ella sa bene cosa racchiude il mondo interiore di ciascuno. Una cosa, però, si può sottolineare che Maria SS.ma è più contenta se i suoi devoti e le sue sorelle sono semplici, umili ed uniti da sentimenti di fraternità vera e non sfilacciata, con tanti festeggiamenti esteriori. Interiorità ed esteriorità devono coincidere, perché, se le labbra pregano e cantano la Madonna, ma intanto mente e cuore dei recitanti e dei cantanti non corrispondono alle parole e alle melodie; se il Santo Rosario e la stessa Messa non coincidono con quel che si pensa e si pontifica gli uni contro altri, la venerata Vergine credete che possa essere, sia pur minimamente contenta? Siano i genitori, madre e padre, a rispondere: se in famiglia si fa una Festa, ma intanto regnano divisioni e lotte, come vi sentite? Il più bel Rosario, la più Santa Messa, la più riuscita Novena richiedono rispetto, accoglienza, affetto l’un dell’altro… altrimenti si scade nelle dissacranti pantomime celebrative… si celebra, in questi casi, non Dio, Madonna e Santi, ma la propria impettita cattiveria. Con il Signore e con la Madonna non si scherza… non accettano affatto preghiere bugiarde e ambigue. Gesù ci ripete sempre che, prima di presentarsi a Lui, ci si deve chiedere se si è in pace con tutti…nel caso contrario è necessario andare a riconciliarsi e poi ritornare a cantare, pregare, celebrare. Si celebra col cuore buono o pentito davvero del male fatto agli altri. In caso contrario, Dio, Maria e Santi restano con gli altri…anche fuori della chiesa. La Novena del Carmine non fa eccezione: la si compie se ci si rispetta l’un l’altro come figli di Dio e di Maria… oppure è solo una farsa da evitare ad ogni costo.

+Lucio M. Renna

Vescovo Carmelitano

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