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Addio a tutte le restrizioni, incluse le mascherine sui mezzi pubblici? Lunedì i vaccini aggiornati. 787 nuovi casi in Puglia, 235 a Lecce

Addio a tutte le restrizioni, incluse le mascherine sui mezzi pubblici? Lunedì i vaccini aggiornati. 787 nuovi casi in Puglia, 235 a Lecce
Fonte: Corriere Salentino
Andrea Costa, Sottosegretario di Stato alla Salute, continua ad occuparsi dell’amministrazione ordinaria, dopo la caduta del governo Draghi, e si spende nella campagna elettorale da capolista di “Noi Moderati” al Collegio proporzionale Camera in Liguria per le prossime elezioni del 25 settembre. Il sottosegretario ha concesso un’intervista al direttore Gaetano Gorgoni tra un impegno e l’altro (la sua agenda è fittissima in questo momento), che oggi è stata pubblicata sull’Eco di Bergamo. Costa non ha perso l’occasione di rilanciare il suo appello a vaccinarsi, “perché attraverso la vaccinazione siamo tornarti liberi”. Poi, il sottosegretario ha spiegato che i vaccini aggiornati saranno destinati ad alcune categorie specifiche, quindi i vecchi vaccini con le scadenze allungate saranno smaltiti lentamente, nei limiti del possibile, per le altre categorie. Tra le certezze c’è anche quella che le restrizioni sono ormai alle spalle e non torneranno più, secondo Andrea Costa, incluso l’obbligo di mascherina sui mezzi pubblici.
Il sottosegretario rassicura tutti sull’efficacia e sicurezza di questo nuovo vaccino. Qualcuno si è convinto che ora (che siamo in una fase di endemia) non sia più necessario vaccinarsi. “Passare da una fase pandemica ad una fase endemica significa passare ad una fase di convivenza con il virus e in questo passaggio i vaccini hanno svolto un ruolo fondamentale – spiega Costa – Vaccinarsi è ancora importante ed è stato decisivo nella gestione dell’emergenza sanitaria. Se non fossimo riusciti a coprire oltre il 90% della popolazione con il siero, ora staremmo vivendo una situazione drammatica. È il vaccino che ci sta permettendo di tornare alla normalità. Non mi stancherò mai di ripeterlo. E poi sono i dati a dimostrarne l’efficacia. Secondo uno studio pubblicato su The Lancet, infatti, i vaccini Covid-19 nel mondo hanno evitato 19,8 milioni di morti da dicembre 2020 a dicembre 2021. Secondo l’Iss, poi, in Italia nello stesso periodo la campagna vaccinale ha permesso di evitare 8 milioni di casi, oltre 500.000 ospedalizzazioni, oltre 55.000 ricoveri in terapia intensiva e circa 150.000 decessi”.
Non sono stati consumati i vecchi lotti di vaccino e giorni fa è stata allungata la scadenza delle scorte in magazzino. Adesso ci sono i vaccini aggiornati che chi si vaccina pretenderà di fare. Come farete? Getterete via i vecchi? Inoltre, la quarta dose per fragili e anziani non ha avuto il successo degli altri richiami. Cosa bisogna fare per convincere gli aventi diritto, i più fragili, a vaccinarsi?
”Dobbiamo continuare un’opera di sensibilizzazione per far comprendere che il vaccino è uno strumento fondamentale per tutelare e proteggere in particolar modo anziani e fragili dalle conseguenze gravi della malattia. La politica deve assumersi ogni giorno la responsabilità di rinnovare la fiducia nei confronti della scienza. I cittadini hanno dimostrato una grande responsabilità aderendo alla campagna di vaccinazione e ora è il momento di dare loro fiducia. Sono certo che anche questa volta seguiranno le indicazioni che gli verranno fornite. Detto questo ricordo che i vaccini aggiornati sono raccomandati in via prioritaria a coloro che sono ancora in attesa di ricevere la seconda dose di richiamo, includendo anche operatori sanitari, operatori e ospiti delle strutture residenziali per anziani e donne in gravidanza e a tutti i soggetti di età uguale o superiore a 12 anni ancora in attesa di ricevere la prima dose di richiamo. Vaccinarsi, dunque. E farlo appena possibile”.
Il green pass resterà un ricordo in ogni caso secondo il sottosegretario perché “ogni regola è figlia del tempo in cui viene presa”. “Oggi parlare di restrizioni è anacronistico e non ci sono gli elementi per prefigurare scenari apocalittici in autunno. Non dobbiamo sacrificare il presente per paura del futuro. Detto questo, abbiamo due anni di esperienza nella gestione dell’emergenza e il Paese è pronto ad affrontare eventuali scenari futuri. Chi oggi, però, profetizza un autunno catastrofico non fa il bene dei cittadini. Dobbiamo proseguire con senso di responsabilità ma non con paura. E le dirò di più, per avanzare nel processo di ritorno alla normalità manca ancora un passaggio: dopo averla ridotta, ora bisogna eliminare definitivamente la misura dell’isolamento dei positivi asintomatici, permettendo a questi soggetti di uscire e anche recarsi a lavoro con la Ffp2. Solo così potremo parlare realmente di convivenza con il virus e soprattutto evitare il rischio di un lockdown di fatto che getterebbe il Paese, già provato dalla crisi energetica, in un’altra emergenza economica”.
Ricomincia la scuola senza restrizioni. Ce la faremo a non fare passi indietro? Registriamo, intanto, un dato: non siamo riusciti a dotare tutte le scuole dei sistemi di areazione che riducono le possibilità di infezioni.
“Sul tema della scuola, il Governo Draghi ha sempre fatto passi avanti nelle scelte fatte, tutte fortemente sostenute da ‘Noi Moderati’. L’istruzione è stata da sempre una priorità dell’Esecutivo. Ora possiamo dirlo, siamo riusciti nell’obiettivo: ritorno in classe in presenza e senza mascherine. Una scelta di buon senso per i nostri ragazzi e le nostre ragazze che tanto hanno sofferto in questi due anni. Un segnale importante anche per tutta la comunità, un segno tangibile di ritorno alla normalità. In merito alla ventilazione meccanica ricordo che il Governo ha stanziato risorse importanti. Alcune Regioni hanno già messo a terra questi fondi, altre lo devono fare. Ricordiamoci che comunque parliamo di interventi non invasivi che si possono programmare e fare anche ad attività scolastiche iniziate. Confidiamo dunque che entro l’inverno vengano completati tali investimenti. Anche perché i dati ci dicono che questi sistemi abbattono sensibilmente il rischio di contagio».

 

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