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BOLLETTINO EPIDEMIOLOGICO PUGLIA 16 nov. 2020

BOLLETTINO EPIDEMIOLOGICO PUGLIA 16 nov. 2020

Covid Puglia, schizzano oltre mille i nuovi contagi: sale numero ricoveri (+10) e delle vittime (+36) Ordine dei medici: «La Regione diventi rossa»

Fonte : La Gazzetta del Mezzogiorno

 

Schizzano oltre i mille i nuovi contagi da Covid in Puglia nelle ultime 24 ore. Sono risultati infatti positivi 1.044 tamponi dei 4.425 test processati. Sale il numero dei ricoveri (+10) rispetto a ieri.

Cresce, purtroppo,  anche il numero dei decessi, ben 36 in un solo giorno: 19 in provincia di Bari, 2 in provincia BAT, 2 in provincia di Brindisi, 8 in provincia di Foggia, 2 in provincia di Lecce, 3 in provincia di Taranto.

I nuovi casi positivi sono così ditribuiti : 267 in provincia di Bari, 50 in provincia di Brindisi, 110 nella provincia BAT, 426 in provincia di Foggia, 71 in provincia di Lecce, 127 in provincia di Taranto, 3 residenti fuori regione. 10 casi di provincia di residenza non nota sono stati riclassificati e riattribuiti. Dall’inizio dell’emergenza sono stati effettuati 659.731 test. 8.936 sono i pazienti guariti. 25.525 sono i casi attualmente positivi.

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Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 35.482 così suddivisi: 13.841 nella Provincia di Bari; 3.939 nella Provincia di Bat; 2.403  nella Provincia di Brindisi; 8.467 nella Provincia di Foggia; 2.672 nella Provincia di Lecce; 3.898 nella Provincia di Taranto; 261 attribuiti a residenti fuori regione; 1 provincia di residenza non nota.

 

LA PUGLIA DIVENTI REGIONE ROSSA – «La Puglia diventi regione rossa»: è quanto chiede il presidente dell’Ordine dei medici di Bari nonché della Federazione nazionale degli Ordini dei medici, Filippo Anelli.

«Il virus – sostiene in una nota – continua a diffondersi a una velocità preoccupante in Puglia. L’assessore Lopalco chieda subito al governo di rendere la Puglia regione rossa».

Anelli evidenzia alcuni dati: «Nell’ultima settimana (9-15 novembre) ci sono stati 8.737 nuovi casi, con un incremento giornaliero medio di 1.248, contro i 7.075 nuovi casi e una media giornaliera di 1011 della settimana precedente. Il totale dei ricoverati passa da 5.284 della settimana precedente agli attuali 8.120 (+ 2.836), mentre i pazienti in terapia intensiva passano da 754 a 1.053 (+299).

Crescono anche i pazienti in isolamento domiciliare: sono saliti da 93.346 a 140.093 (+46.747). Le restrizioni adottate non riescono ad arginare la diffusione del virus. Con questi ritmi di crescita rischiamo il collasso del sistema. Urge adottare subito misure più restrittive», conclude Anelli.

Anche l’epidemiologo Pierluigi Lopalco, assessore designato alla Sanità della Regione Puglia, analizzando i valori dell’indice Rt delle Regioni, l’indice che misura il livello di contagiosità del Covid-19. ha invitato tutti alla cautela.

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«DECARO: SOLO REGIONE CONOSCE I DATI»  – «Io non conosco i dati, però quello che voglio ricordare a tutti è che quei dati, inseriti poi in un algoritmo, vengono alimentati ogni giorno dalle regioni. La Regione quindi sa se la situazione sta peggiorando, noi sindaci non lo sappiamo e non lo sanno nemmeno i cittadini». Così il presidente dell’Anci e sindaco di Bari, Antonio Decaro, ha risposto, intervenendo a Skytg24, alla domanda sull’appello del presidente dell’Ordine dei medici di Bari nonché della Federazione nazionale degli Ordini dei medici, Filippo Anelli a rendere la Puglia zona rossa.

 

«Chiediamo al Governo dal primo giorno di entrata in vigore del Dpcm, e lo abbiamo fatto anche prima in cabina di regia – ha continuato Decaro – , di rendere quei dati trasparenti, in modo che i cittadini possano vedere i 21 parametri per l’indice di rischio e il numeretto, Rt, che è l’indice di contagiosità, così tutti conosciamo i numeretti che ci portano a quelle restrizioni».

 

«Per tante persone è come se il virus non ci fosse. E invece colpisce anche persone giovani e quando meno te lo aspetti arriva e ti porta in ospedale, anche in terapia intensiva e puoi perdere la vita». Lo ha detto il presidente dell’Anci e sindaco di Bari, Antonio Decaro, spiegando a Skytg24 la ragione per la quale nei giorni scorsi ha visitato il reparto di terapia intensiva del Policlinico di Bari. “Sono stato in quella terapia intensiva non per fare sensazionalismo – ha spiegato Decaro – , ma per far vedere ai miei concittadini che il virus sta lì, dove quel giorno c’erano 35 persone intubate, che non rispondevano alle sollecitazioni esterne, alcune sedate, c’era anche un ragazzo di 27 anni. Con una campagna di tamponi molto più ampia rispetto alla prima fase, ci sono tante persone che risultano positive e per fortuna sono asintomatiche. Per molti cittadini, vedere il virus nel corpo di persone che non hanno sintomi, allontana l’idea della pericolosità del virus. Ho voluto visitare quella terapia intensiva – ha concluso il sindaco – per fare vedere ai miei concittadini che il virus c’è e fa molti danni, fa perdere la vita alle persone».

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