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Brindisi, discariche nei terreni privati: a pagare è sempre il proprietario

Brindisi, discariche nei terreni privati: a pagare è sempre il proprietario
Fonte: La Gazzetta del Mezzogiorno
Il Comune contesta l’assenza di recinzione e bussa a denari, malgrado i rifiuti vengano abbandonati da altri
È guerra all’abbandono di rifiuti. Ma a pagare dazio, al momento, continuano ad essere soltanto gli ignari (e incolpevoli) proprietari di terreni trasformati in discariche.
Nei loro confronti continuano, infatti, a piovere ordinanze sindacali (contenenti diffide alla rimozione a proprie spese dei rifiuti) e, nei casi di inottemperanza, anche determinazioni dirigenziali attestanti entrate legate ad ingiunzioni di pagamento, notificate a titolo di azione di rivalsa e finalizzate a recuperare le spese affrontate, stante l’inerzia del privato, per la bonifica dell’area.
Tre, in particolare, le determine emesse di recente dal dirigente del settore Ambiente e Igiene Urbana, con le quali si è proceduto all’«accertamento esecutivo patrimoniale per importi maturati a seguito di interventi in danno in presenza di abbandono e deposito incontrollati di rifiuti». Interventi eseguiti in danno dal Comune che, adesso però, chiede il rimborso. E, in un caso, non si tratta neppure di cifre irrisorie, atteso che la somma richiesta dall’Amministrazione è di circa 6.500 euro (mentre negli altri casi, l’importo è inferiore ai mille euro), da pagare entro i successivi 60 giorni, pena il ricorso alla procedura esecutiva.
Oltre al danno (i rifiuti sul proprio terreno), anche la beffa (le spese per rimuoverli), insomma. E l’elenco è destinato ad aumentare, in quanto contestualmente alle determine dirigenziali, sono partite altre tre ordinanze sindacali con cui si è ingiunto ad altrettanti proprietari di terreni, all’interno dei quali è stato riscontrato l’abbandono di rifiuti, di procedere alla rimozione.
Una vera e propria… strage di “innocenti”, verrebbe da dire, ma consentita dalla legge in materia di abbandono di rifiuti, la n° 152/2006, che prevede, unitamente ad una responsabilità di tipo commissivo a carico dell’autore dell’abbandono di rifiuti (tenuto alla rimozione degli stessi), anche una responsabilità solidale a carico del proprietario dell’area, ove ad esso sia imputabile l’abbandono a titolo di dolo o di colpa.
Nei casi specifici, al proprietario è stata contestata l’assenza di custodia e di recinzione del terreno, che ha permesso a soggetti terzi di entrare e abbandonare i rifiuti. Da qui, l’attivazione da parte del Comune del procedimento nei suoi confronti finalizzato, dapprima, alla rimozione a proprie spese dei rifiuti medesimi e, poi – in caso di inottemperanza – al recupero delle somme sborsate per bonificare l’area. Somme evidentemente non irrisorie, in quanto spesso nelle improvvisate discariche abusive vengono abbandonati anche rifiuti speciali e pericolosi che vanno smaltiti con procedure particolari e costose.
Per il proprietario privato, ci sarebbe anche un modo per uscirne indenne: rivalersi sull’effettivo responsabile, ma è… più facile a dirsi che a farsi.

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