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Canale della Salina e Torre di Colimena, partono i lavori di recupero

Canale della Salina e Torre di Colimena, partono i lavori di recupero

Fonte: lavocedimanduria.it

Sono partiti i tanti agognati lavori a Torre Colimena da parte del Comune di Manduria: quelli per il rifacimento della fiancata della torre saracena, colpita dalla mareggiata di novembre e quelli per la sistemazione del canale di collegamento tra il mare e la Salina, anch’esso distrutto dalla mareggiata. Per quanto riguarda il canale, “la scelta di non intervenire in modo tempestivo era stata dettata dal fatto che occorreva non disturbare l’avifauna presente, che a giorni doveva migrare verso nord” come aveva risposto il direttore Alessandro Mariggiò ad un commento su un post di Facebook, dove si chiedeva spiegazioni del perchè venissero così tanto ritardati i lavori per la sistemazione del canale. Ma proprio in questi giorni i lavori per ripristinare il collegamento “marino” tra la Salina e il mare sono cominciati e in questi giorni una piccola ruspa sta spalando via la sabbia che le maree hanno accumulato. Tutti contenti quindi, almeno i turisti e, speriamo, anche gli uccelli che frequentano quell’incantevole specchio d’acqua, anche se molti cittadini frequentanti la zona temono che la grande affluenza e il brutto vizio a calpestare gli spazi protetti possa allontanare fenicotteri e altre specie di uccelli. “Il canale non era chiuso per aspettare le schiuse, ma solitamente aspettiamo che i fenicotteri migrino per infastidire meno possibile” specifica il direttore della Riserva Alessandro Mariggiò, “comunque il livello dell’acqua viene monitorato tutto l’anno e viene effettuato un monitoraggio ormai continuo dell’avifauna presente, sia dal personale del Centro territoriale fauna selvatica sia dai tecnici ISPRA.. in questo periodo il livello cala a causa delle alte temperature e occorre riaprirlo, come facciamo ogni anno.. chiaramente dopo la violenta mareggiata di novembre il canale era molto ostruito. Prima di iniziare i lavori abbiamo controllato che non ci fossero nidi nel canale, perchè, data la tanta sabbia, era comunque possibile”.

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