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CIAO …GIUSEPPE..

CIAO …GIUSEPPE..
Questa mattina di buon ora, quando ancora ascoltavo con terrore notizie di questa pandemia , che sta sconvolgendo la nostra esistenza, è giunta come un fulmine la notizia della tua dipartita. Non volevo crederci ed ho iniziato a telefonare ad amici e conoscenti comuni. Era vero. Non poteva essere !! Non volevo e non voglio crederci. Subito dopo come un fiume è tornato alla mente tutto ciò che abbiamo fatto insieme e quante volte hai offerto articoli originalissimi che scavano nella storia di un passato recente e che con la nostra età abbiamo vissuto. Quante volte attraversando via Roma rallentavi l’auto e mi apostrofavi con la tua battuta sempre sorridente <<direttore ci sono comandi>> . Eri tu il Giornalista Torrese, capace di cogliere della nostra cittadina fatti, storia e critiche costruttive per la nostra comunità. Oggi che non potrò partecipare alle tue ossequie, per i divieti imposti , posso rassicurarti che resterai sempre nei miei pensieri come un fratello maturo che era sempre pronto ad aiutare con disinteresse e con amore la crescita di questo povero ma grande paese : Torre S. Susanna.
Pubblico di seguito un articolo che conservo tra le mie cose più care . Sei stato un grande e nel tuo genere unico. Ci mancherai . Tutta la Redazione del Giornale di Torre ti saluta con il rispetto che si deve ad un maestro di cultura , musica e soprattutto di fraternità . Ciao Giuseppe!!

Antonio Buccolieri

“IGNORARE LE PROPRIE ORIGINI E’ COME UCCIDERE L’IDENTITA’ DI UN POPOLO”

di Giuseppe Perrucci
“Volgere lo sguardo alle testimonianze del passato significa trovare le testimonianze dello stesso, che indenni hanno superato il trascorrere del tempo. Una tradizione, una foto e un modo di dire possono rievocare, con uguale intensità e veridicità una realtà che è trascorsa, ma è rimasta parte integrante di noi stessi. Il passato ci appartiene; esso è, come in unità indivisibile, la luce che da significato al presente e traccia la strada del futuro”
Ho voluto aprire questo speciale giornalistico utilizzando le parole testuali con le quali il Prof. Antonio Buccolieri presenta il volume “15 anni all’ombra della Colonna” speciale supplemento al “Giornale di Torre” pubblicato nel dicembre 2003. Un volume che chiude in maniera superlativa e brillante una serie di pubblicazioni curate dal “Giornale” ricco di immagini, di documenti, di sensazioni, di personaggi, di quadri di vita della storia torrese. Un insieme di sforzi editoriali che costituiscono una miniera preziosa e unica per tutte le famiglie ed i giovani torresi. Una cerniera tra passato e presente che nessuna amministrazione comunale, provinciale, regionale ha mai pensato di realizzare.
Perciò, senza mezzi termini bisogna riconoscere al “Giornale di Torre” i meriti di tanti anni di lavoro di sacrifici e di successi. Bravi e grazie a nome di tutti i Torresi, o meglio di quasi tutti!
In questi giorni sollecitato dall’ultimo dei miei figli che frequenta la scuola media statale “G. Mazzini” di Torre ho dovuto combattere in casa con mia moglie ed i miei quattro figli circa l’opportunità o meno di firmare il consenso richiesto dalla scuola per una gita di tre giorni che viene a costare ad ogni singolo ragazzo 130 euro ed oltre.
Sono contrarissìmo da sempre a questa “pessima” tradizione scolastica che di fatto, visto la sempre crescente spesa richiesta molto spesso mette in serie difficoltà tantissime famiglie che pur non potendo spendere si vedono costrette dalla naturale insistenza dei propri figli a cedere.
Che c’entra la gita scolastica con il “Giornale di Torre” ed i suoi almanacchi?
E’ mai possibile che in tanti anni di pubblicazioni, nelle scuole pubbliche Torresi non vi sia mai stato un docente, un consiglio d’istituto o di classe, un collegio dei docenti, un organismo un Cristo qualunque che abbia proposto alle famiglie di far portare a casa di ogni singolo studente una copia di queste pubblicazioni al cui interno compaiono anche le foto di intere scolaresche degli anni passati. E’ mai possibile che nessuno, dico nessuno abbia pensato di investire uno, due o tre euro per promuovere e allargare nei nostri ragazzi la conoscenza di un passato che appartiene a tutti e che tutti dovrebbero conoscere!
Che cittadini del domani saranno i nostri figli se pur conoscendo le origini del Vesuvio o del veneratissimo Santuario della Vergine di Pompei, degli scavi di Grumentum del Colosseo ignorano le proprie origini e l’avvincente storia della miracolosa Madonna di Galaso venerata in solitudine perenne nell’omonimo Santuario posto al centro del paese a pochi passi dal comune e dalle due piazze cittadine.
Quante scolaresche hanno visitato il bellissimo e restaurato tempio di San Pietro in Crepacore presso la Masseria “Le Torri”? Non è a Roma esso è sulla provinciale per Mesagne a 3,5 chilometri da Torre. E’ proprietà del comune di Torre Santa Susanna e, per visitarlo non si paga niente.
Quale dignità ha un popolo se ignora fatti e personaggi che hanno retto, nel bene e nel male le sorti della propria città.
Quale credibilità può avere una classe politica che vuole fregiarsi di tale titolo se non ha mai mosso un dito per assicurare ai propri “governati” le coordinate essenziali ad individuare la propria storia, la cultura il tessuto sociale e urbano del proprio paese.
Quale affidabilità può avere la cosiddetta classe dirigente che dovrebbe avere l’onere e l’onore di educare ed istruire, formare e indirizzare i giovani nel futuro se non inculca nell’animo dei ragazzi l’esigenza di apprendere e custodire gelosamente la propria storia remota e recente.
Quale solidarietà può maturare nelle nuove generazioni se ignorano finanche le origini e gli apparentamenti dei propri nuclei familiari.
Che futuro si prospetta per coloro i quali abitano da cinquant’anni in una via ignorando completamente chi era Giovanni Bovio, Gregorio Mìssere, Pompeo Vita, Raffaele Muscogiuri ecc.
Recentemente, l’amministrazione comunale ha proceduto alla classificazione ed intitolazione di nuove strade. Alcune di queste inesistenti ed ancora da tracciare e realizzare.
Mi risulta che c’è stata una vera battaglia fra consiglieri, assessori, sindaco, gruppi politici presenti in consiglio comunale per accaparrarsi una o più strade da intitolare al proprio beniamino politico o familiare. Per ragioni di decenza ometto alcuni dei nomi scelti e le motivazioni poste a base di tali indicazioni. Nessuno di questi signori “arrampicatori” si è però preoccupato di stampare e diffondere un opuscolo per far conoscere ai cittadini, agli abitanti di queste vie i personaggi a cui è intestata la propria strada e le motivazioni di tali intitolazioni.
Forse, dico forse, lo farà la prossima amministrazione comunale?

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