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CONTAGIARSI DA COVID A cura del doc Salvatore Pungente

Dott. Salvatore Pungente

CONTAGIARSI DA COVID
A cura del doc Salvatore Pungente
Come Santa Susanna, patrona del nostro piccolo paese, ha voluto sfidare lo zio imperatore Diocleziano nel III secolo, anche io, anche noi operatori sanitari, che non siamo ne’ santi e ne’ eroi, nel 2020 abbiamo voluto sfidare il pericoloso microrganismo mettendoci in gioco, pertanto per certi versi mi sono ritrovato e ci siamo ritrovati, con tanti uomini e donne di buona volonta’, in questa sorta di peste manzoniana dalla quale stiamo cercando di venirne fuori affidandoci alla Divina Provvidenza per ricordare il Manzoni. L’esperienza umana e professionale da me vissuta in questo delicatissimo momento storico mi ha letteralmente rinnovato e tornato a casa, svegliandomi mi sono ritrovato in una sorta di “vita nova” per ricordare un altro sommo poeta. Ma mentre Dante rinnova la sua vita per amore di Beatrice, io ho rinnovato la mia vita per amore al Coronavirus. Perche’ vi assicuro che il virus non e’ entrato in noi ma al contrario siamo noi, sono io, ad essere entrato nel virus, nella sua peculiare mentalita’, nel suo piu’ infido meccanismo di virulenza. Perche’ se il suo obiettivo era quello di allontanarci dal punto di vista umano, in realta’ ci ha dato motivo ed occasione di ritrovarci. Ecco perche’ “vita nova”, in quanto rinnovata da una rinascita di valori nelle persone, nella famiglia e tra conoscenti. E’ uno strano sentimento il mio, ma credo di essermi contagiato di una sorta di incontinenza emotiva. Dopo quanto ho vissuto in quel di Piacenza, non riesco piu’ a trattenere le mie emozioni, e verificare quanto sia importante il lavoro di squadra in tutti gli operatori sanitari (nessuno escluso), verificare con mano che il poco di tutti e’ veramente tanto per il paziente, questo e’ veramente spettacolare. Nella mia borsa, nella mia nuova borsa, porto con me tanti vissuti che ho voluto concentrare in nuove fiale, le fiale della speranza e che spero si possano somministrare senza bisogno di ricetta alcuna. Anzi spero che tanti possano anche farne abuso. Faccio un augurio a giovani e meno giovani, adolescenti e non, perche’ questi mesi siano serviti a rinsaldare quel cordone ombelicale che si stava sfibrando, quel cordone che lega i figli ai genitori e viceversa, quel cordone che lega tutti gli operatori sanitari ai loro pazienti, quel cordone che lega le istituzioni ai cittadini, quel cordone che lega la chiesa ai suoi fedeli, perche’ la famiglia e’ l’unità funzionale di ogni cosa, la vera istruzione ed istituzione di ogni sana comunita’ di cittadini. Ognuno di noi ha un posto nel mondo, qualunque ruolo o posizione ricopra, la cosa che conta e’ occupare il proprio posto nel migliore dei modi, SENZA SENTIRCI MAI TROPPO PICCOLI, perché ognuno e’ grande a modo suo. Questo non vuol dire accettare ed accontentarsi passivamente, al contrario e’ una sorta di invito a lottare sempre, a osare continuamente e vivere la vita al massimo. E quando avremmo imparato a riconoscere il nostro enorme valore, ad amare noi stessi senza paragonarci agli altri, possiamo finalmente capire di ESSERE UNICI, sia che siamo alberi sia che siamo fili d’erba perche’ tutti facciamo parte dell’universo. Siamo tutti uguali e siamo tutti una grande squadra, e in questa squadra ognuno ricopre un ruolo della stessa importanza, e deve cercare di ricoprirlo dando il massimo di se’. Ecco perche’ COVID non sta per coronavirus ma per Come Vivere Dopo!

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