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Due giovani rischiano di annegare a San Pietro: “risucchiati dal fondale”

Due giovani rischiano di annegare a San Pietro: “risucchiati dal fondale”
Fonte: La Voce di Manduria
Due giovanissimi di Manduria hanno rischiato di annegare nello specchio di mare antistante la centralissima “Rotonda” a San Pietro in Bevagna. È successo mercoledì mattina. I due amici, una ragazza di 17 anni e un ragazzo di 18 appena compiuti, si erano tuffati in acqua quando, a pochi metri dalla riva, hanno cominciato ad annaspare non riuscendo più a stare a galla.
Fortunatamente le persone che erano a riva hanno capito la gravità e si sono tuffati per soccorrerli. Un manduriano arrivato per primo, un agente della polizia di Stato, ha afferrato la ragazza che aveva già perso i sensi portandola in salvo affidando il secondo, anche lui privo di sensi, ad altri soccorritori tra cui i due bagnini del vicino stabilimento Momà che hanno caricato il giovane sul battello di salvataggio.
Giunti a riva, ad occuparsi di loro, prima dell’arrivo dell’ambulanza del 118, ci ha pensato una infermiera che ha eseguito le prime manovre di sostegno ai due ragazzi che presentavano grave difficoltà respiratoria.
Nel frattempo sono interventi i sanitari del servizio d’emergenza che hanno portato i due ragazzi in ospedale. Il diciottenne soprattutto presentava segni di inalazione di acqua per cui entrambi si possono ritenere fortunati.
I due hanno raccontato di trovarsi ad una ventina di metri dalla riva quando l’acqua che è diventata improvvisamente alta li ha sommersi non riuscendo più a riemergere. Il mare era calmissimo e non soffiava vento.
Il loro racconto ricorda una sinistra legenda manduriana sull’esistenza di un mulinello che ogni anno si materializza in quella zona (più o meno alle spalle della chiesa di San Pietro e Paolo), proprio in prossimità della festa dei due apostoli del 29 giugno.
Due anni fa, proprio il 28 di giugno, a rischiare l’annegamento era stato un ventottenne manduriano salvato da un medico e da due giovani bagnanti che riuscirono a riportarlo a riva sulla stessa spiaggia della “Rotonda”. Le cronache del passato ricordano episodi non finiti altrettanto bene in quello stesso tratto di mare.

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