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ERCHIE – INDIVIDUATI I PRESUNTI RESPONSABILI DI UNA SPEDIZIONE PUNITIVA AVVENUTA IL 5 OTTOBRE 2020

ERCHIE – INDIVIDUATI I PRESUNTI RESPONSABILI DI UNA SPEDIZIONE PUNITIVA AVVENUTA IL 5 OTTOBRE 2020
“Relazione clandestina” con una ragazza: trascinato in campagna e picchiato
Individuati i presunti responsabili di una spedizione punitiva avvenuta il 5 ottobre 2020 a Erchie. Uno è stato arrestato, due raggiunti dalla misura dell’obbligo di firma. Altre tre persone indagate a piede libero per favoreggiamento
E’ stato caricato a bordo di un’auto, trasportato nelle campagne e picchiato, per aver avuto una relazione clandestina con la fidanzata di uno dei suoi aggressori. I carabinieri della stazione di Erchie hanno individuato i presunti responsabili di una spedizione punitiva ai danni di un 27enne di Erchie avvenuta il 5 ottobre 2020 nelle campagne del Comune brindisino. Si tratta del 28enne, A. D. B., del 30enne P.D.P. e del 31enne A.V., tutti e tre residenti a Erchie. Il primo è stato arrestato in regime di domiciliari. Gli altri due sono stati sottoposti alla misura dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. I tre indagati sono stati raggiunti nella mattinata di oggi (mercoledì 1 dicembre) da un provvedimento restrittivo emesso dal gip del tribunale di Brindisi, Vilma Gilli, su richiesta della locale Procura della Repubblica, per i reati di sequestro di persona e di lesioni personali gravissime aggravate. Altre tre persone, sempre residenti a Erchie, sono indagate a piede libero per favoreggiamento.
I carabinieri sono venuti a capo di una vicenda avvolta da un velo di omertà. Le indagini sono partite il giorno stesso dell’aggressione, quando una pattuglia dell’Arma, durante un ordinario controllo effettuato in aperta campagna, ha scoperto tre giovani del luogo che trasportavano su un’autovettura il 27enne di Erchie, bloccato sul sedile posteriore e con il volto tumefatto. Sul momento, la vittima ha fornito informazioni confuse sulle cause delle evidenti lesioni che presentava e sul comportamento dei suoi aggressori, ma l’assenza di una sua denuncia ha impedito approfondimenti tempestivi.
I carabinieri, ad ogni modo, hanno rilevato precisamente ogni utile particolare notato, e poi, con il coordinamento della Procura della Repubblica, è stata con pazienza e tenacia, ricostruita l’intera vicenda nella sua reale dinamica. Da quanto appurato, dunque, la vittima fu prelevata con un tranello e fatta salire a bordo dell’auto di proprietà di P.D.P., per poi essere trasportata nelle campagne di Erchie, dove è stata percossa perché “colpevole” di avere intrattenuto una relazione sentimentale clandestina con la “fidanzata” di uno dei medesimi sequestratori, dimostrandosi così che quelle iniziali dichiarazioni della vittima derivavano dal timore di ulteriori ritorsioni. Condotto in ospedale per le cure del caso, il 27enne dichiarò infatti di essere caduto accidentalmente e che i suoi tre amici, transitati per caso davanti a lui, gli prestarono soccorso, conducendolo in casa di P.D.P. Il giovane fu poi dimesso con una prognosi di 10 giorni.
“Purtroppo tutte le indagini – si legge in una nota della Procura di Brindisi – sono state compiute dovendo superare il muro di omertà costruito intorno ai personaggi poi destinatari delle misure, e che ha coinvolto soprattutto le altre tre persone ora indagate per favoreggiamento personale, avendo le stesse fornito informazioni false agli inquirenti”. I tre indagati raggiunti da misura cautelare si presenteranno nei prossimi giorni davanti al gip per sostenere l’interrogatorio di garanzia.

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