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I sindacati ospedalieri non si può avere un solo angiografo per un grande ospedale come il Perrino dove lavorano la Cardiologia e la Chirurgia vascolare

I sindacati ospedalieri non si può avere un solo angiografo per un grande ospedale come il Perrino dove lavorano la Cardiologia e la Chirurgia vascolare

Fonte Mesagne Sera
Per i sindacati ospedalieri non si può avere un solo angiografo per un grande ospedale come il Perrino dove lavorano la Cardiologia e la Chirurgia vascolare. “Se c’é l’urgenza in un reparto, non può esserci anche nell’altro”, hanno dichiarato dopo la notizia pubblicata ieri “Angiografie al Perrino: gli esami riprendono regolarmente”. Il problema – sostengono i sindacati – è che se arriva l’infartuato mentre l’angiografo è utilizzato in chirurgia vascolare, l’infartuato non può essere trattato tempestivamente come deve essere. L’infarto prima lo curi, meglio è. Per questo si chiama, “il tempo è cuore”. Le linee guida mondiali sostengono che il “fattore tempo” è importantissimo ed impongono, infatti, che l’infartuato vada direttamente in sala emodinamica proprio per guadagnare quanto più tempo possibile. Ogni secondo che passa, è il cuore che muore e non si deve assolutamente perdere tempo prezioso. Lo stesso discorso vale per un aneurisma addominale che deve essere trattato nella reparto vascolare mentre c’è un infartuato. Anche in questo caso aspettare significa peggiorare la prognosi. Infine c’é il timore (fondato) che dovranno passare alcuni mesi prima che il nuovo angiografo in cardiologia venga ripristinato.

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