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LA POLIZIA SORPRENDE DUE PARCHEGGIATORI ABUSIVI NEI PRESSI DELL’OSPEDALE PERRINO DI BRINDISI

Fonte: Brindisi Report
Controllate 150 persone e 63 veicoli; contestate 7 violazioni a norme del Codice della Strada, 3 i motoveicoli sottoposti a fermo amministrativo e 1 è stato sottoposto a sequestro amministrativo

Continua l’attività di prevenzione e repressione dei reati da parte della Questura di Brindisi con il rafforzamento dei servizi di controllo del territorio voluti dal Questore Annino Gargano. Le pattuglie dislocate in città, che nei giorni scorsi hanno sorpreso un minorenne trovato in possesso di un coltello a serramanico poi segnalato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Lecce, hanno controllato 150 persone e 63 veicoli; sono state contestate 7 violazioni a norme del Codice della Strada, 3 i motoveicoli sottoposti a fermo amministrativo e 1 è stato sottoposto a sequestro amministrativo.

I parcheggiatori abusivi
I controlli hanno avuto positivi riscontri anche in ordine alle attività di Polizia Giudiziaria che hanno permesso di segnalare all’Autorità Giudiziaria due persone notate mentre si aggiravano con fare sospetto nei parcheggi dell’area esterna dell’ospedale Perrino di Brindisi. All’intimazione dell’alt polizia i due si sono dati immediatamente alla fuga e, dopo un breve inseguimento dipanatosi inizialmente nell’area compresa tra le fermate dei Bus della linea urbana e le auto parcheggiate, hanno tentato di far perdere le loro tracce passando da uno dei varchi di accesso all’ospedale spintonando una guardia giurata e cercando di nascondersi nuovamente tra le auto in sosta nel parcheggio interno dell’Ospedale

Il tentativo di fuga dei due “sospetti” è stato vanificato dalla prontezza con cui i poliziotti si sono messi all’ inseguimento riuscendo a bloccarli e a identificarli. I due fermati, già noti alle Forze di Polizia per i numerosi precedenti per reati di vario genere e per violazioni amministrative legate all’attività di “parcheggiatore abusivo”, venivano perquisiti e ciò permetteva di acquisire elementi di prova dai quali appariva inequivocabilmente che stessero esercitando proprio quella attività. All’esito del controllo i due sono stati d reato di resistenza a Pubblico Ufficiale e per la reiterazione della violazione di cui all’art.7/15Bis del Codice della strada.

 

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