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Manifestazione di autotrasportatori contro il caro prezzi nei pressi di Rosa Marina, Ostuni, sulla statale 379

Manifestazione di autotrasportatori contro il caro prezzi nei pressi di Rosa Marina, Ostuni, sulla statale 379

Fonte Brindisi Report
Le notizie si rincorrono: in altre parti d’Italia ci sono blocchi mobili. E poi c’è la guerra, la Russia che mostra i muscoli, qualcosa in più, l’attacco in Ucraina. Il prezzo del petrolio è già salito questa mattina, dice uno. E saliranno anche altri prezzi, dice un altro. Sono le dieci del mattino di giovedì 24 febbraio. La location è una stazione di servizio all’altezza di Rosa Marina, Ostuni, lungo la statale 379. Il mare di Monticelli è a due passi, la situazione è calma. Gli autotrasportatori si lamentano, maledetti prezzi. Sono saliti, sono anni che salgono. In questi giorni il caro-carburante li sta mettendo in ginocchio, spiegano. Anche nel Brindisino si cerca di manifestare, di far sentire la propria voce. Le forze dell’ordine sono presenti, ma non c’è tensione nell’aria. Polizia, carabinieri, finanza, ci sono tutti. Ma gli autotrasportatori parlamentano con calma. Per ora, in mattinata, è un’assemblea, spontanea. Poi, forse, se le forze basteranno, si penserà a un blocco. Nel momento in cui si scrive, la decisione non è stata presa. Il pomeriggio porterà consiglio.
C’è chi segue le notizie in tempo reale sul cellulare, chi contatta altri colleghi. Arriveranno alla spicciolata in mattinata, non sono tanti, non quanti ne servirebbero per bloccare il tratto di superstrada almeno fino a Fasano, per far sentire la propria voce. C’è un’assenza che pesa più di tutte, quella dei sindacati. I quali comprendono le ragioni dell’esasperazione ma non condividono il metodo. Il blocco delle strade, per l’appunto. Le conseguenze: scaffali dei supermercati vuoti, disagi alla popolazione. E’ normale, se si manifesta, se si sciopera, se si lotta, qualche disturbo bisogna pur arrecarlo, è il pensiero comune. E poi, sono sicuri, mica il problema del costo del gasolio alle stelle riguarda solo gli autotrasportatori, riguarda tutti i cittadini. “I sindacati non li vediamo in questi giorni, pensano poco a noi”, è il pensiero comune degli autotrasportatori che si sono dati appuntamento alla stazione di servizio nei pressi di Rosa Marina. E’ il loro quartier generale, in una posizione strategica.
“E’ una guerra tra poveri, ci stanno facendo litigare tra di noi”, è un’altra frase ricorrente. Già, perché è una manifestazione spontanea, non tutti aderiscono. Quindi le commesse di chi è qui a Ostuni, saranno prese da chi non aderisce alla manifestazione spontanea. Domenico Colucci è uno degli organizzatori, sta in contatto telefonico con altri colleghi, li attende. C’è molta indecisione sul da farsi. Blocco o non blocco? Intanto si discute anche con la Digos, ma il clima è disteso. Al contrario delle notizie fosche che giungono dall’Ucraina. E dalle altre notizie che giungono dal resto d’Italia: “A Ravenna hanno bloccato”? La successione è semplice, spiegano: “Con questi prezzi non riusciamo a lavorare, a guadagnare”. Dunque, gli autotrasportatori in Italia organizzano le proteste spontenee, le merci non arrivano sugli scaffali. Disagi per tutti. “Ma i cittadini capiranno”, sono sicuri. E il Governo? E’ il convitato di pietra questa mattina a Rosa Marina. Quello che chiedono si riassume in poche parole: servono interventi, servono aiuti per la categoria.

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