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Brindisi, i sacrifici dei contadini nelle rime di nonno Cosimo

Brindisi, i sacrifici dei contadini nelle rime di nonno Cosimo
Secondo Coldiretti Puglia, a causa dell’emergenza pandemica, oltre il 30% degli anziani vivono in povertà assoluta e necessitano di politiche di sostegno e socio-sanitarie
FONTE :LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO
BRINDISI – Si sono aggravate in campagna le condizioni di disagio degli anziani a causa dell’emergenza pandemica con oltre il 30% dei nonni che vivono in povertà assoluta e necessitano di politiche di sostegno e socio-sanitarie, dopo una vita di sacrifici per tutelare ambiente e paesaggio e garantire il cibo Made in Italy al Paese. E’ quanto ribadisce Coldiretti Puglia, in occasione della giornata internazionale della lotta contadina che si festeggia il 17 aprile, con Cosimo Cavallo, contadino poeta nato nel 1933, che al mercato di Campagna Amica di Via Appia 226 a Brindisi ha raccontato con le sue poesie gli sforzi, il duro lavoro, il grande amore per la campagna e le battaglie per conquistare diritti e affermare il ruolo determinante della gente dei campi.
La giornata mondiale della lotta contadina ricorda il massacro di 19 contadini che lottavano per terra e giustizia in Brasile, nel 1996 e ogni anno si celebra il 17 aprile in tutto il mondo, a difesa dei contadini e delle contadine che lottano per i loro diritti.
Da qui la necessità di intervenire per tutelare gli agricoltori senior, patrimonio di esperienza e ausilio vitale nelle famiglie, recuperare il potere di acquisto delle pensioni più basse – afferma Coldiretti Puglia – eliminare ogni forma di discriminazione fra lavoratori dipendenti ed autonomi anche per quanto attiene gli assegni familiari, riconoscere un sostegno per le famiglie che si fanno carico di accudire in casa gli anziani con disabilità e/o non autosufficienza, definire i livelli essenziali di assistenza, potenziare i servizi di prevenzione presso gli ambulatori di medicina generale allo scopo di assicurare, agli anziani a basso reddito, gli accertamenti diagnostici in forma ambulatoriale, con riduzione delle liste di attesa, dei ricoveri in ospedale e della spesa sanitaria.
La presenza degli anziani all’interno della famiglia in generale, e di quella agricola in particolare, è stata considerata come una forma arcaica da superare mentre con la crisi – sostiene Coldiretti Puglia – si sta dimostrando fondamentale per affrontare le difficoltà economiche e sociali di molti cittadini. La solidarietà tra generazioni sulla quale si fonda l’impresa familiare è – aggiunge Coldiretti Puglia – un modello vincente per vivere e stare bene insieme e non un segnale di arretratezza sociale e culturale come è stato spesso affermato.
“Serve una stretta sul piano socio-sanitario regionale scaduto a dicembre 2020 che va rifatto per il prossimo triennio fino al 2023, con servizi di domiciliazione e programmando interventi nel campo della prevenzione, della cura e della tutela della salute. Abbiamo chiesto l’istituzione di un tavolo regionale della terza età presso l’assessorato regionale al welfare, al fine di partecipare attivamente e con proposte concrete alle scelte che si andranno a determinare per la riformulazione del piano regionale delle politiche sociali e candidarsi sin da ora a collaborare, per la sua attuazione, negli ambiti territoriali pugliesi”, afferma il presidente dell’Associazione regionale dei Pensionati di Coldiretti Puglia, Angelo Marseglia.
Per 425mila anziani over 70 in Puglia, di cui 147mila vivono con pensioni minime di circa 516 euro, con uno scenario che si aggrava nelle aree rurali più difficili da presidiare – aggiunge Coldiretti Puglia – con la pandemia da Covid che ha generato ansia e apprensione per il futuro e la salute nelle persone più vulnerabili e sensibili e gli anziani, in particolare quelli soli, fra i soggetti più esposti a queste dinamiche e quindi più a rischio di truffe da parte di associazioni criminali che ne vogliono approfittare per rubare risparmi, gioielli e ricordi di famiglia.

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