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Puglia, esaurite le scorte Pfizer: da domani i vaccini rallentano ma giovedì arriva Figliuolo

Puglia, esaurite le scorte Pfizer: da domani i vaccini rallentano ma giovedì arriva Figliuolo
FONTE :LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO
– Il sostanziale esaurimento delle dosi Pfizer comporterà, già da domani, il rallentamento della campagna vaccinale. Dopo aver toccato il picco tra mercoledì e giovedì con 30mila somministrazioni giornaliere, già venerdì la Puglia ha cominciato a tirare il freno. E la prossima settimana, in attesa delle consegne, la Regione dovrà correre ai ripari: già annullati numerosi appuntamenti con i medici di base, probabilmente verrà sospesa la possibilità di presentarsi senza adesione preventiva.
È anche per questo che venerdì sera il capo della Protezione civile regionale, Mario Lerario, ha chiesto aiuto al commissario Francesco Paolo Figliuolo, con una segnalazione che mira ad ottenere scorte extra di vaccino Pfizer in ragione di una capacità ormai salita – dice la Regione – a 40mila dosi al giorno, con la possibilità di crescere ancora di un altro 50%. Figliuolo e il capo della protezione civile nazionale, Francesco Curcio, verranno a Bari giovedì, per fare il punto della situazione nell’ambito del giro d’Italia in corso da due settimane: visiteranno con ogni probabilità l’hub della Fiera del Levante, diventato il quartier generale dell’«unità di crisi» guidata da Lerario che da giovedì scorso Michele Emiliano ha messo a capo della campagna vaccinale pugliese.
La nuova strategia punta a ottimizzare la gestione distributiva delle dosi, per fare in modo che sia sempre coerente con le esigenze del territorio: la Pfizer – è un esempio – consegna direttamente alle farmacie ospedaliere sulla base di proprie valutazioni sulle quantità. E la Protezione civile regionale, cominciando a rivedere i dati delle somministrazioni e quelli delle disponibilità, ha scoperto un disallineamento pari a circa 50mila dosi: non sono sparite, ma semplicemente sono quelle (prevalentemente di vaccini Pfizer) utilizzate per i pazienti fragili e super-fragili tra reparti ospedalieri e ambulatori Asl e che, per i motivi più disparati, non sono ancora state caricate sulla piattaforma informatica. Questo spiegherebbe anche perché le dosi Pfizer realmente disponibili siano meno di 30mila, a fronte di un dato «pubblico» (la piattaforma del ministero della Salute) che a ieri sera ne forniva circa 75mila.
Tra la prossima settimana e la successiva dovrebbero arrivare circa 160mila dosi di vaccini Pfizer, ma si tratta di quantità sempre soggette a rivalutazione. Nel weekend era prevista anche una consegna di Vaxzevria (AstraZeneca), anche se inferiore alle 20mila dosi programmate (altre 33mila sono previste la prossima settimana). Ma l’AstraZeneca continua a non godere di grande popolarità, e i vaccini a mRna (Pfizer e Moderna) devono essere centellinati per ultraottantenni e soggetti fragili. Il rifiuto di sottoporsi a vaccino con AstraZeneca, insomma, è un problema. «Quello che noi possiamo sapere – dice l’assessore alla Salute, l’epidemiologo Pier Luigi Lopalco – è chi non si è presentato rispetto alle adesioni alla campagna. Nei primi giorni della settimana oggettivamente le adesioni erano del 50%, per questo abbiamo dato la possibilità di anticipare anche a chi non aveva aderito. Dalla prossima settimana, anche per una questione di mancanza di vaccini, dovremo comunque rallentare la marcia perché in base agli arrivi previsti non possiamo forzare la mano. E gli arrivi sono comunque inferiori alle richieste».
Il piano che (già con Lopalco) la Regione ha mandato al commissario Figliuolo prevede 12 settimane di tempo per completare la copertura di ciascuna fascia di over 60 (cioè 60-69 e 70-79). La Regione ha provato ad accelerare per finire prima del 12 luglio (data prevista nel piano). Ma pur riorganizzando la macchina logistica con l’intervento della Protezione civile, la mancanza di dosi rende vano ogni tentativo

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