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Vaccino AstraZeneca, la decisione dell’Ema: “Sicuro ed efficace” L’agenzia del farmaco europea si è pronunciata sul legame tra trombosi e la sicurezza del vaccino AstraZeneca

Vaccino AstraZeneca, la decisione dell’Ema: “Sicuro ed efficace”
L’agenzia del farmaco europea si è pronunciata sul legame tra trombosi e la sicurezza del vaccino AstraZeneca
Fonte Virgilio Notizie
Ema, Draghi: campagna vaccini proseguirà comunque con intensità
Nella giornata di oggi si è tenuta la riunione straordinaria del comitato per la sicurezza dell’Ema (Prac) in merito alla sospensione in diversi Paesi europei della somministrazione del vaccino di AstraZeneca. Il giudizio dell’Agenzia del farmaco europeo era particolarmente atteso per stabilire se ci sia o meno un nesso di casualità tra i diversi eventi avversi gravi registrati in tutto il continente e il vaccino di Oxford, dopo il verificarsi di casi letali di trombosi, anche in Italia, successivamente alla somministrazione.

Vaccino AstraZeneca, il verdetto dell’Ema
La direttrice esecutiva dell’Ema, Emer Cooke, ha preso parola alla conferenza stampa e ha subito chiarito che il vaccino di AstraZeneca è un’opzione “sicura ed efficace per proteggere le persone dal Covid-19”. Il vaccino ha quindi avuto il via libera dopo la sospensione delle somministrazioni.

La posizione di Giorgio Palù
Il presidente dell’Aifa Giorgio Palù aveva anticipato che al massimo l’Ente regolatorio europeo si sarebbe limitato a indicare quali sono le possibili categorie a rischio in seguito alla somministrazione del siero anti Covid.

“Attendiamo con fiducia – ha precisato Palù in audizione alla Commissione affari sociali della Camera – quello che si può anticipare forse è che l’Ema può vedere se c’è qualche popolazione a rischio che può prendere il vaccino con un po’ più di cautela. Abbiamo bisogno dei vaccini, cerchiamo di essere ottimisti”.

Secondo il report dell’Agenzia italiana del farmaco, al 26 febbraio nel nostro Paese sono stati segnalati 729 eventi avversi ogni 100mila dosi somministrate.

In particolare, nel 96% dei casi gli effetti collaterali hanno riguardato il vaccino Pfizer/BionTech, il più utilizzato, e negli eventi restanti quello di Moderna (1%) e soltanto il 3% di AstraZeneca.

Intanto l’Agenzia del farmaco britannica (Mhra), come riportato da Ansa, ha escluso formalmente che vi sia alcuna prova di un legame fra l’uso del vaccino anti Covid di AstraZeneca, somministrato nel Regno Unito a decine di milioni di persone, e i casi di trombosi diagnosticati dopo la somministrazione raccomandando quindi la vaccinazione col preparato di Oxford.

Nello stesso senso si è espresso il direttore dell’Aifa Nicola Magrini in audizione di fronte alla Commissione Affari sociali: “L’attuale versione dell’Assessment report, o sintesi dei dati, nelle conclusioni afferma chiaramente che non è stato stabilito nessun nesso tra questi eventi rari e il vaccino in questione. Ovvero sono eventi segnalati ma in cui non è stabilito un nesso di causalità. Questo può portare comunque, analizzando il complesso dei fenomeni accaduti, ad alcune raccomandazioni all’uso che sono in corso di valutazione” ha riferito il direttore generale.

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