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domenica, Marzo 22nd, 2020

 

RICORDI DEL PASSATO- CONTINUA- 22.marzo.’20

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Il silenzio di oggi e quelle “voci di strada”. A cura di Nicola Muscogiuri

Il silenzio di oggi e quelle “voci di strada”. A cura di Nicola Muscogiuri Ovunque un silenzio assordante, che mi riporta a quando ero un piccolo birbante. Tanti schiamazzi per strada e ragazzi festosi a giocare. Un carretto passava e l’ambulante gridava: a ci teni fichi, fichi ti scartu. Cangiamu li fichi cu li meli e li cachivi! A quel segnale convenuto le donne uscivano dalle proprie case col grembiule pieno di fichi secchi e facevano il baratto con quella buona frutta. Ancor prima di riportarla in casa, ogni ragazzoPer saperne di più

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NON TUTTI I MALI VENGONO PER NUOCERE! a cura di Mons. Lucio Renna

NON TUTTI I MALI VENGONO PER NUOCERE! A cura di Monsignor Lucio Renna Si sedevano, a mala pena, durante il pranzo… ma quanto a parlarsi neanche a pensarlo: ciascuno chattava col cellulare… Pranzo sbrigativo e poi ciascuno per la sua strada… una famiglia moderna, così pensavano di essere genitori e figli. Nessuno si preoccupava degli altri! Del resto erano tutti adulti e vaccinati, perché preoccuparsi? Certo la più piccola aveva compiuto appena 17 anni (festeggiati in discoteca con gli amici); ma la si poteva considerare maggiorenne perché “più matura dellaPer saperne di più

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AD OGNI AZIONE CORRISPONDE UNA REAZIONE UGUALE E CONTRARIA

AD OGNI AZIONE CORRISPONDE UNA REAZIONE UGUALE E CONTRARIA A cura di Monsignor Lucio Renna La natura, violentata, si ribella con terremoti, tsunami, eruzioni vulcaniche, malattie che contagiano mondo vegetale, animale ed umano. Non saprei dire se il male che si è abbattuto sull’umanità sia effetto di cause poste in essere dalle creature umane o sia causato dalla rabbia della natura. Nella sua Esortazione Apostolica Postsinodale “Querida Amazonia”, Papa Francesco parla di una vasta zona del Sudamerica divenuta campo di battaglia e di sfruttamento da parte di una selvaggia colonizzazione.Per saperne di più

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IN RICORDO DI GIUSEPPE PERRUCCI a cura del Preside prof. Luigi Pranzo

Caro Perrucci, era così che ci chiamavamo quando ci incontravamo: per cognome, come se fossimo dei conoscenti occasionali. Invece, ci sfottevamo semplicemente, perché nei momenti più seri usavamo il nostro nome di battesimo, quello stesso usato, senza diminutivi, fin dall’infanzia. Eravamo cresciuti sulla stessa piazzetta di Vico Rondìni; lui era sempre allegro e spensierato; sempre in vena di fare qualche scherzo semplice, bonario ma creativo. E’ per questo che mi dispiace aver letto nei vari messaggi indirizzati alla sua persona l’aggettivo “ creativo “ per evidenziare le sue straordinarie doti,Per saperne di più

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A Giuseppe Perrucci….in ricordo di un un’amico! a cura di Nicola Muscogiuri

A Giuseppe Perrucci…..in ricordo di un un’amico! Quando in qualche modo si è stati vicini ad una Persona tanto poliedrica e dai mille interessi, non si sa mai dove incominciare a raccontare aneddoti e circostanze di vita. D’istinto mi va di ricordare che tantissimi anni fa, il buon Giuseppe nelle vesti sceniche di un impareggiabile Sommo Sacerdote Caifa, mi ha condannato più volte alla pena capitale essendo io ad impersonare il Messia e d’allora tutte le volte che ci incontravamo, con l’immancabile sorriso sornione, il saluto che mi rivolgeva eraPer saperne di più

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